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La bimba morta di malaria? No, nessun untore straniero. Errore medico. Italiano

Ora quindi tutti i giornali titoleranno a cinque colonne che il contagio di Sofia Zago, la bambina morta il 4 settembre scorso a soli 4 anni agli spedali riuniti di Brescia a causa di un “allarme malasanità italiano”? Scriveranno che “l’invasione di personale ospedaliero italiano troppo distratto” sta mettendo a rischio la tenuta sociale del nostro Paese? Salvini twitterà che “serve la ruspa contro gli ospedali della meravigliosa Lombardia”?

Perché, se non l’avete letto in giro, l’ultima notizia nelle indagini è che “cadono così le ipotesi di un contagio da una zanzara Anopheles, e prende corpo la pista che a causare l’infezione fatale sia stato l’errore di un operatore sanitario a Trento. Una procedura medica sbagliata, presumibilmente durante il prelievo, ha fatto sì che il sangue di una delle due bimbe affette da malaria, contaminasse quello di Sofia. Forse un ago usato per due prelievi, inavvertitamente. Per gli inquirenti sarebbe l’unica conclusione possibile, alla luce degli accertamenti disposti dalla procura di Trento, dagli esami dei Nas e dai pareri richiesti all’Istituto superiore di Sanità e allo zooprofilattico del Veneto.”

Le indagini puntano dritto al Reparto di Pediatria dell’ospedale per valutare con attenzione cosa è accaduto tra il 16 e il 24 agosto.

Ma il virus peggiore, quello della cretineria e dell’allarme sconsiderato a favore di un po’ di razzismo, ormai è già in circolo.

Buon lunedì.

(continua su Left)