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Piccolo manuale per una pessima campagna elettorale

Non vale la pena buttarsi sul pensiero, sulle idee e tanto peggio sugli idealismi. Fate una campagna elettorale sul presente. Anzi, meglio ancora: sulla cronaca. Per essere perfetti: sulla cronaca nera. C’è l’ammazzamento, il sangue, la sofferenza, l’empatia, un cattivo ancora tutto insanguinato e un morto con tutti i parenti piangenti intorno. Non hanno bisogno di grandi interpretazioni, i fatti di cronaca: irrorano tutti i nostri strati primitivi. Va bene così.

Prendete uno spicchio del fatto di cronaca scelta e trasformatelo nel paradigma dello stato attuale delle cose. Gli elettori ve ne saranno grati: la soddisfazione di avere capito perfettamente è il modo migliore per meritarsi il voto e la fedeltà di chi ha sempre vissuto il sapere e la complessità come barbosi ostacoli alla propria realizzazione. Quel manico di pugnale ritrovato sotto una siepe a pochi metri dal delitto è tutto il vostro programma elettorale.

Cercate spasmodicamente altri fatti (di cronaca nera, ovviamente, semplici semplici) che confermino il vostro programma elettorale, che rafforzino le emergenze che sventolate. Basta che ci sia anche solo un lontanissimo elemento in comune: una cuginanza di quinto grado tra due passanti, una stessa scarpa slacciata tra i due assassini oppure una comoda rappresentazione del “noi” e “loro”. Mi raccomando: “loro” sono quelli che mettono in pericolo “noi” e quindi dovranno votare “noi” così ci vendichiamo e mettiamo in pericolo “loro”.

Se non trovate altri fatti di cronaca inventateli. L’importante è che siano verosimili, mica veri.

Create unanimità. Ma non sprecate tempo cercando di mettere tutti d’accordo: l’unanimità ormai è come l’emergenza, basta percepirla.

Se gli altri vi pongono altre domande non rispondete. Anzi, indignatevi, ditegli che è una provocazione.

Se vi portano statistiche per smentirvi ripetetelo con forza: ce ne fottiamo dei libri, dei professori, dei numeri. Noi siamo fieri di non saperle leggere, le statistiche.

Se qualcuno vi accusa di essere violenti dichiaratevi violentati.

Se qualcuno vi chiede di approfondire voi ditegli che l’emergenza non permette troppo di approfondire. Inventatevi un fatto verosimile, se serve.

Poi passate all’incasso. Fine.

Buon martedì.

 

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2018/02/13/piccolo-manuale-per-una-pessima-campagna-elettorale/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui.

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