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Migranti e omosessuali pari sono

Ci siamo noi e poi ci sono loro. Il messaggio razzista e un po’ fascista arriva direttamente dal magnifico rettore (volutamente minuscolo) di Verona Nicola Sartor che decide di cedere alle proteste di Forza nuova (sì, Forza nuova) e annulla una giornata di studio sulle migrazioni Lgbti dal titolo “Richiedenti asilo. Orientamento sessuale e identità di genere”. Gay e per di più “negri” e per di più “clandestini” deve essere sembrato troppo all’illuminato rettore. Ebbene, leggete cosa è stato in grado di scrivere:

«Ho dovuto disporre la sospensione della giornata di studio “Richiedenti asilo. Orientamento sessuale e identità di genere” prevista per il 25 maggio prossimo, rinviando l’approfondimento dei suoi contenuti scientifici a data da destinarsi.

L’evento è uscito dall’ambito scientifico per diventare terreno di contrasto e soprattutto di ricerca di visibilità per diversi attivisti di varia estrazione.

L’Università non può prestarsi a strumentalizzazioni da parte di soggetti estranei al mondo scientifico che si scontrano su temi politicamente ed eticamente controversi come quelli delle migrazioni e dell’orientamento sessuale delle persone».

La controversia sull’orientamento sessuale delle persone dentro un’università ci mancava. Sommarla come niente fosse alle migrazione, tutto dentro un calderone di spaventosa diversità è un capolavoro di scemenza.

Siamo pronti per l’Italia del futuro, direi.

Buon venerdì.

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2018/05/18/migranti-e-omosessuali-pari-sono/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.