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Odiano i poveri, mica la povertà. Ma da vigliacchi.

Fermi tutti. Sono anni che tra i leghisti fanno a gara a chi spara la cazzata più grande. È una loro perversa forma di meritocrazia: evidentemente il più imbecille lì dentro merita di diventare classe dirigente (Calderoli e Borghezio insegnano) e quindi un po’ tutti si sono conformati.

Per questo il vicesindaco di Trieste ha pensato bene di pubblicare il suo ributtante post su Facebook:

«Sono passato in via Carducci, ho visto un ammasso di stracci buttati a terra… coperte, giacche, un piumino e altro; non c’era nessuno, quindi presumo fossero abbandonati: da normale cittadino che ha a cuore il decoro della sua città, li ho raccolti e li ho buttati, devo dire con soddisfazione, nel cassonetto: ora il posto è decente!” ha scritto infatti il vicesindaco triestino. Durerà? Vedremo! Il segnale è: tolleranza zero!! Trieste la voglio pulita!! PS: sono andato subito a lavarmi le mani! E adesso si scatenino pure i benpensanti, non me ne frega nulla!!»

Però c’è anche un’altra caratteristica comune: siccome sono vigliacchi alla fine ritrattano ciò che dicono (il prode Polidori ha cancellato il suo post come un bimbo beccato con le mani dentro la marmellata) pensando di potere derubricare tutto in uno scherzo.

E invece Polidori fa schifo per davvero. Tutto intero. Con o senza post pubblicato. Così come fanno schifo tutti quelli che fingono di combattere la povertà ma combattono i poveri perché sono costretti a vederci la propria immagine riflessa. Fosse per loro, forti nelle loro putride bolle, cancellerebbero la realtà per decreto poiché sono incapaci di farci i conti.

Che schifo.