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«Intenso, forte e duro. Che ti entra dentro e ti strapazza le budella.»: chiara_su_libri recensisce #Carnaio

Un’altra bellissima recensione. Grazie. Davvero.

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#Repost @chiara_sui_libri (grazie!) ・・・ COSA NE PENSO: Intenso, forte e duro. Che ti entra dentro e ti strapazza le budella. La scrittura non è quella che fa per me di solito ma in questo caso è stato l’opposto. Forse non avrei sentito le stesse cose se fosse stato scritto in modo canonico. È crudo ma anche un po’ commedia rendendo il tema vero ancora più vivido. Non è stata per nulla una lettura faticosa. Mi è rimasto impresso come tutti i corpi siano definiti sempre come uguali. Identici. Come a sottolineare che noi parliamo di migranti come gruppo e ci dimentichiamo che sono persone, un nome proprio. Mi ha fatto male che nessuno sia andato a vedere da dove venivano queste persone, come è assurdo che oggi nessuno si preoccupi delle cause, di essere noi causa di quei mali. Che lo Stato da cui DF si separa li lasci fare mandando solo delle delle dichiarazioni di sdegno. Mai seguite da nulla di pratico. Vi suona familiare? La parte dell’onda è come l’apocalisse e la cosa incredibile è che Giulio Cavalli parlando di cose concrete parla in realtà della nostra coscienza che è forse il più terribile dei cimiteri. È terribile come QUELLI siano usati come risorsa da morti. Sono materia, neanche merce, solo materia prima. Fa malissimo. Mentre invece dovrebbero esserlo ora, da vivi. L’ho letto come simbolo al contrario di quello che ha fatto il sindaco di Riace. È proprio una parte che mi ha fatto chiudere il libro e pensare. Ci ho anche trovato una critica al nostro consumare senza ritegno e senza spirito critico. Soprattutto nella parte dell’elefantino. Da dove vengono gli oggetti che compriamo? Come sono fabbricati? La lettera di Angelica è un manifesto. Lei è quella che capisce anche se è invischiata in quella melma. Questo libro risponde alla domanda: come è stato possibile che accadesse il genocidio degli ebrei in Europa? Solo che la risposta è tremenda perché è il nostro stesso torpore. Sono grata a @giuliocavalli per aver scritto questo libro e a @fandangolibri per averlo pubblicato e a @staffettaumanitaria per avermelo fatto conoscerescere! . . . . #carnaio #ticonsigliounlibro #migranti #selfieconunlibro #leggere #instalibri #libridaleggere #rec

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