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«E con questa scrittura così vivida, così forte, così vera, così diretta non può che far male.»: Francyna_ recensisce Carnaio

E come sempre non trovo le parole per ringraziarvi.

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Francyna_ recensisce #carnaio ・ Carnaio racconta la storia di DF, un banalissimo paesino costiero, dove non succede mai nulla e la vita dei cittadini scorre indisturbata. Ma un giorno a DF accade qualcosa di inaspettato: sulla costa compare un cadavere, un uomo di colore che proviene da chissà dove. Ma questo è solo l’inizio. I cadaveri iniziano a comparire sulla spiaggia uno dietro l’altro, fino a quando centinaia di migliaia di corpi si riversano sul paese, come uno tsunami incontrollabile. I corpi sono neri, tutti uguali, tutti delle stesse dimensioni, corpi perfetti che sembrano creati in provetta. Ma i cittadini di DF, dopo un iniziale momento di paura e confusione, decidono di trasformare un dramma in una risorsa. Una risorsa molto redditizia che non lascia spazio a nessun tipo di umanità. • Le tematiche trattate sono tante: questi corpi tutti uguali non lasciano spazio all’individualità, sono “migranti” e basta, senza un nome, un passato, un futuro, non sappiamo da dove vengono e perché arrivino, e a nessuno a DF interessa; nasce un regime dittatoriale, un male subdolo e invisibile, che si insinua a piccoli passi, poco alla volta; il diverso è visto come portatore di un male da sconfiggere, che se non può essere eliminato viene sfruttato come risorsa da cui trarre profitto; è presente una politica corrotta, incapace, basata sulla disinformazione e sulla mitizzazione del politico come salvatore della patria. • Carnaio è un libro di denuncia sociale, una grande metafora di ciò che accade ai nostri giorni. È un libro ricco di simboli e lancia un messaggio chiarissimo: e tu da che parte staresti? Approfitteresti della situazione per trarre un guadagno oppure ti ribelleresti? O peggio ancora, rimarresti impassibile e ti faresti trascinare dagli eventi? Un libro che instilla dubbi e costringe il lettore a porsi domande, che si imprime nella mente di chi legge senza lasciar spazio all’immaginazione. Un libro che fa paura, che sembra reale, che disturba. E con questa scrittura così vivida, così forte, così vera, così diretta non può che far male. Ringrazio @fandangolibri per avermi inviato la copia di questo libro e a @giuliocavalli per averlo scritto

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