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La sicurezza

È sicuro avere una classe dirigente che si occupi del bene comune interessandosi del bene comune e non del guadagno particolare. Questa è sicurezza.

È sicurezza avere una scuola in cui non si corra il rischio che cada un pezzo di muro, un pezzo di tetto o che non abbia file di alunni con il rotolo di carta igienica portata da casa e pacchi di fogli per dare da mangiare alla fotocopiatrice. Questo è sicuro.

È sicurezza un Paese in cui si garantisce il diritto di dissentire nei limiti della Costituzione senza essere additati da ministri vari o senza rischiare la propria incolumità fisica. Questo è sicuro.

È sicurezza non essere lasciato solo dopo una denuncia, non valere solo per il tempo della compilazione del foglio di carta ma sentire uno Stato che ti protegge anche per tutte le volte che hai deciso di esporti e denunciare. Questo è sicuro.

È sicurezza non morire andando al lavoro, non dover soffrire per arrivare puntuale, non doversi affannare per un pullman che dovrebbe esserci e invece non c’è, è sicuro vivere in un Paese in cui la libera circolazione venga garantita in modo adeguato e a costi adeguati. Questo è sicuro.

È sicurezza non avere la colpa di essere vecchi, magari per di più malati, e non dovere elemosinare una cura che si è ampiamente pagata con tutti gli anni di lavoro alle spalle, che si è meritata per i decenni di onorata cittadinanza. È sicuro un Paese che non lascia solo nessuno. Questo è sicuro.

È sicurezza avere una struttura sanitaria che si prenda cura di una qualsiasi malattia in tempi umani, senza aspettare di intervenire quando ormai è troppo tardi per colpa di un esame pubblico spostato troppo in là e un esame privato che sarebbe costato troppo. Questa è sicurezza.

È sicuro avere la possibilità di lavorare. Di non restare ai margini di una società economicamente costosa e che ripudia la povertà. Questa è sicurezza.

È sicuro non cadere nel gorgo dei diversi o degli stranieri, ritrovandosi a dover elemosinare diritti che ci spetterebbero per legge e che invece ci vengono rivenduti come concessioni.

È sicuro viaggiare su autostrade, ponti e gallerie che non contengano cemento depotenziato per farci stare le tangenti delle mafie. Questo è un Paese sicuro.

È sicuro svegliarsi al mattino con la sensazione di farcela, di potersi costruire un futuro. Questa è sicurezza.

Buon giovedì.

 

L’articolo La sicurezza proviene da Left.

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2019/05/09/la-sicurezza/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.