Esiste più di un legittimo sospetto che le forze dell’ordine ultimamente funzionino a corrente alternata: prontissime, quasi prone, a difendere l’onorabilità del ministro Matteo Salvini, come nel caso dello striscione rimosso a Brembate, e colpevolmente distratte quando si tratta di sopportare un fascismo di ritorno (nei toni e nei modi) che invece si propaga un po’ dappertutto. Non è questione di politica, no, è una questione di libertà. Di libertà che si vede arrugginire nelle piccole cose, nei piccoli gesti, come quello striscione appeso lì a Brembate.
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