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Ignoranti su internet

Fermi tutti: la nuova moda dei deputati che non sopportano internet (quelli che sono abituati a trovare spumante e pasticcini ogni volta che devono proporre un soliloquio e che non reggono un confronto qualsiasi su un social qualsiasi) è la moda di “regolamentare” i social con, udite udite, una carta d’identità per iscriversi. Non sanno (o fingono di non sapere) che esistono già le leggi e tutti gli strumenti per dare un nome e un cognome a un account ma l’argomento, trattato in superficie sfruttando l’ignoranza, funziona benissimo.

Eppure è un cagata pazzesca.

Dice Matteo Grandi, che con internet ci lavora e lo studia da sempre: «La carta d’identità per andare sui social è una delle proposte più ridicole e senza senso che non si sentivano da anni e capisco che la politica ha una gran voglia di mettere le mani sul web e di disciplinarlo ma probabilmente la politica non ha presente di cosa sia la rete. Mi sorprende che una proposta del genere arrivi da un deputato giovane e sedicente social come Marattin ma la cosa veramente grave è la seguente: la prima è che oggi di fatto un anonimato vero e proprio in internet non esiste perché con l’indirizzo ip siamo tutti rintracciabili e la seconda è che l’anonimato, per chi riesce invece a nascondersi dall’indirizzo ip, è un diritto umano sancito e riconosciuto perché è proprio grazie all’anonimato che si possono fare denunce anonime (e ne sono state fatte tante, che hanno anche cambiato il corso della storia) senza incorrere in ritorsioni. Allora iniziamo a capire che non è mettendo mano in maniera goffa e arbitraria a delle leggi che si può migliorare l’aria che si respira in rete ma è solo attraverso percorsi seri di cultura digitale».

E io non avrei potuto dirlo meglio. Ignoranti su internet che vogliono regolamentare internet. Poveri loro. Poveri noi. Chissà quando tornerà di moda studiare prima di parlare.

Buon mercoledì.

L’articolo Ignoranti su internet proviene da Left.

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2019/10/30/ignoranti-su-internet/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.