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Come ti sovverto la democrazia

Forte questo amore per la Costituzione che si fa sventolare alto solo quando torna utile per poi essere messo nel cassetto in nome della propaganda: volere essere guardiani della Costituzione e continuare a sputare sul Parlamento e sui parlamentari è il modo migliore per concimare quell’antipolitica che ha aperto le porte al populismo e alla destra peggiore. Ma fingono di non saperlo, fingono di non accorgersene.

Se si dovesse trovare un punto di partenza di questa becera discesa forse bisognerebbe tornare a qualche tempo fa, quando Beppe Grillo con le vene ingrossate rilasciava interviste in cui ci spiegava che i parlamentari sono solo un orpello della democrazia, che tutto ciò che contasse fosse sulla punta del nostro mouse e che era vergognoso che degli indegni guadagnassero così tanti soldi. Qui c’era già tutto l’errore: pensare di essere rappresentati indegnamente e credere di potere risolvere pagando indegnamente i nostri rappresentati dimostra fin da subito la stortura del ragionamento.

Nessuno che disse “troviamo deputati e senatori che siano all’altezza del loro ruolo”, no, no, ci accontentiamo di prendere dei signorsì e pagarli per quel poco che gli chiediamo in cambio. E così è partita l’idea di pagare poco gli eletti. Badate bene: non si dice di pagare il giusto (e allora ci vorrebbe una discussione, ma alta, su quanto sia giusto e su quanto sia anche il caso di togliere eventuali ingiustificati privilegi): lo scopo è quello di svilire, svilire sempre, svilire ogni giorno un po’ di più per alimentare lo sdegno da cui spremere voti. Se ci pensate l’atteggiamento contro il Parlamento è cominciato proprio in quel momento in cui ci siamo chiesti “vale la pena pagare così tanto persone che ci vengono dipinte ogni giorno come nullafacenti, corrotti e corruttori e tutto il resto? Eccola qui, la politica che decide di piallare piuttosto che costruire, quella che inevitabilmente ora arriva tutta baldanzosa al taglio del numero dei parlamentari come soluzione di tutti i mali. Eccoli quelli che vorrebbero ridurre un malfunzionamento presunto delle Camere tagliando le Camere, con la soluzione più stupida, banale e facile.
Il taglio dei parlamentari, ad esempio, è quanto di più…

L’articolo prosegue su Left in edicola dal 14 febbraio

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Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.