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Qual è il piano?

Il contenimento e la quarantena sono misure emergenziali, questo è chiaro, ma la convivenza con la presenza di un virus che non ha né vaccino né cura è una strategia politica che dovrebbe essere pensata. Se ne sta pensando?

Qualche osservazione, per aprire una discussione e per non rimanere tutti incollati tutto il giorno ad aspettare solo i dati dei nuovi contagi e dei tanti, enormemente troppi, deceduti. Una riflessione che dovrebbe coinvolgere la politica e che rimane invece solo incastrata negli editoriali e nelle domande che rimangono senza risposta appese ai social. Qual è il piano?

Meglio: cosa vuole fare la politica? In questi giorni stiamo assistendo alla disgregazione: Regioni che vanno per conto loro, sindaci e presidenti di Regione che si ritagliano il loro secondo di notorietà sfoderando un po’ di sceriffismo e serrate consultazioni sul peso e sulla circonferenza dei bambini che possono passeggiare. Bene. Ci dicono, giustamente, che ora è emergenza e quindi tocca ascoltare gli esperti. Benissimo. Ma esattamente qual è il piano?

Se si aspetta che il contagio arrivi a zero significa non riuscire a guardare più in là dei numeri (e questo dovrebbe fare la politica): la possibilità di ricontagio e la mancanza di un vaccino e di una cura (sarà lunga) ci dice che dovremo convivere con il virus, tenerlo sotto controllo, portarlo a limiti accettabili ma accettare di essere schiavi di una possibile ondata di ritorno. La strategia del “tutti a casa” illudendo che il Covid-19 magicamente scompaia è una favoletta che non ha niente a che vedere con la responsabilità della politica. Il contenimento e la quarantena sono misure emergenziali, questo è chiaro, ma la convivenza con la presenza di un virus che non ha né vaccino né cura è una strategia politica che dovrebbe essere pensata. Se ne sta pensando? Dico sul serio, lasciamo perdere quelli dell’apriamo tutto domani mattina che vengono smentiti dai dati della scienza ma se la politica ci chiede lo sforzo di guardare lontano con fiducia non avrebbe l’obbligo di costruirla, la fiducia? Il tracciamento personale è una soluzione? Se ne vuole parlare? Vogliamo parlare dei metodi possibili e delle questione di diritti e privacy? Si vuole scaglionare? Benissimo, come?

Il dibattito sul dopo è qualcosa che va fatto adesso e forse diminuirebbe la sensazione di sospensione. No? Così, per capirsi.

Buon giovedì.

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Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.