Vai al contenuto

La piramide di Fontana e Gallera

L’ospedale anti Covid alla Fiera di Milano voluto dalla giunta lombarda sta per chiudere. Costo dell’operazione: 26 milioni di euro. Pazienti curati: 25. Un flop monumentale

Dunque l’ospedale faraonico anti coronavirus in Fiera a Milano, fortemente voluto dal duo tragicomico Fontana-Gallera, chiuderà i battenti. Per fortuna non ci sono stati abbastanza malati per riempirlo e, soprattutto, per nostra sfortuna il disastro della programmazione lombarda dal punto di vista sanitario può essere fotografato con il suo smantellamento.

L’avevano tanto desiderato, i capi della Lombardia, con quel desiderio che li coglie ogni volta che c’è da edificare, da innalzare, da costruire spot e propaganda. Fa niente che la stragrande maggioranza dei medici chiedesse con quei soldi di rinforzare le strutture esistenti e fa niente che tutti ne avessero contestato la mancanza di personale e la zona troppo periferica per poter lavorar in rete.

Costo totale dell’operazione: circa 26 milioni di euro. Immaginate cosa si sarebbe potuto fare con una cifra del genere: medici e infermieri assunti, tamponi, tracciamento, telemedicina. Di tutto.

L’hanno inaugurato il 31 marzo 2020 con quelle inaugurazioni che piacciono tanti ai berlusconiani e ai leghisti, con l’icona di Bertolaso in prima fila, con un bel assembramento che li ha svergognati sui giornali di tutto il mondo.

Avrebbe dovuto avere 600 posti: alla fine ne ha avuti 200. Per 25 ospiti in totale. Oggi sono tre, anche se non ci sono conferme ufficiali. È costato un milione di euro a paziente, fate voi.

Ce l’hanno presentato come la soluzione a tutti i problemi, è stato contestato da tutti i medici («fa ridere i polli» disse il professore Gattinoni) e ora viene spazzato via totalmente. Non rimarrà niente. O almeno, quasi niente: quei 26 milioni sono passati di mano in mano e hanno ingrassato chi dovevano ingrassare.

Intanto a Bergamo costruivano un ospedale da campo in pochi giorni e con la collaborazione gratuita di ultrà e alpini, per dire.

L’ospedale temporaneo in Fiera è la piramide di Fontana e di Gallera, un monumento innalzato mentre servivano buone pratiche e cure. A differenza delle piramidi vere non rimarrà nemmeno un mattone ai posteri ma la vergogna sì, quella rimarrà tutta.

A proposito: si difendono dicendo che sono soldi delle donazioni. Chiedete ai donatori come sono felici, se vi capita.

Buon giovedì.

Per approfondire: Left in edicola dal 15 maggio

Leggilo subito online o con la nostra App
SCARICA LA COPIA DIGITALE

SOMMARIO

Commenti

commenti

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.