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Elide Apice recensisce Disperanza

Cosa è la disperanza? “Non è disperazione che è manifestazione incontrollata di tristezza e rabbia”, è termine dal “significato più tenue ma cronico”, uno status che “può restare appiccicato anche per vite intere”. Disperanza è il titolo del nuovo libro di Giulio Cavalli, edito da Fandango, in tutte le librerie dal prossimo 17 settembre. 
L’autore parte dalla disanima di esperienze personali, dall’analisi di una depressione “che va e torna” e che “ogni tanto arriva velenosa” e si attacca addosso per arrivare alla narrazione di testimonianze raccolte sui social. 
Alla sua domanda “Quando vi è capitato di non riuscire più ad avere speranza?”, centinaia di risposte, di storie che testimoniano fragilità eppure forza di resistenza. 
E tante e diverse sono le disperanze di cui si parla per capitoli: la disperanza della malattia, per lavoro, per amore,la disperanza dello stato e quella politica I disperanti sono le donne e gli uomini che per molteplici cause hanno smesso di avere speranza, nessuno sembra esserne immune, ma diventa anche necessario affermare il diritto di essere fragili e il diritto ad avere ancora una speranza, così come categorico arriva quel “Non credetegli” dell’ultimo capitolo che invita a non credere a chi ripete che non c’é alternativa o a chi impone di reagire, a chi ripete che basta la speranza perchè non è vero, “La speranza senza azione e opportunità è come un sacco vuoto” scrive Cavalli e come non dargli ragione.

Fonte: https://www.sannioteatrieculture.it/dettagliocomunicato.php?vIdComunicato=13193&vTorna=main.php

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