Se la disperazione è una «manifestazione incontrollata di tristezza e di rabbia, un crollo verticale che presume una soluzione implosiva o esplosiva» nel breve periodo, la disperanza è uno stato interiore più tenue, che può facilmente divenire cronico e durare una vita intera, e che non risparmia nessuno: i giovani, per i quali la speranza è ormai un lusso; gli adulti, gravati di responsabilità economiche e del rammarico di non aver colto tante opportunità in tempi passati più favorevoli; gli anziani, privi di doveri e assediati dai ricordi. Partendo dall’esperienza propria e di tanti suoi contatti sul web, Cavalli riflette su una società che oggigiorno non consente nessun tipo di fragilità.