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Aurora Leone e il solito copione di Fallocrazilandia, ovvero come una donna da vittima diventa carnefice

Nuova esilarante puntata in arrivo dal fantastico mondo di Fallocrazilandia, questa volta con tutti gli ingredienti che rendono pepata l’avventura: c’è il calcio (anzi, meglio ancora: ci sono dirigenti di una nazionale di vip un po’ imbolsiti che mettono a disposizione la propria faccia per buone e giuste cause mentre i loro dirigenti credono di essere in Super League), c’è il cibo (un ristorante non manca mai come set per i bagordi tra maschi), c’è il maschilismo un po’ macho che non faceva già più ridere nei filmetti di Natale 10 anni fa e poi c’è la donna, ovviamente ritenuta “fuori luogo” e poi bollata come nevrastenica perché ha deciso di farsi rispettare.

Lei è Aurora Leone, talentuosa comica del gruppo The Jackal, che con il suo collega Ciro Priello avrebbe dovuto partecipare a Torino alla partita amichevole tra Nazionale Cantanti e Campioni per la Ricerca e che andrà in onda su Mediaset. Chi segue i The Jackal e Aurora Leone sa bene che lei da giorni mostrava fiera la sua convocazione alla partita per una causa così importante.

Mentre cenavano nella stessa stanza della nazionale cantanti i due comici sono stati avvicinati da Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti (il superuomo di questa storia) che avrebbe detto a Leone «Sei donna, non puoi stare qui». Per non lasciare dubbi sulla levatura del suo fallace e fallo rate ragionamento Pecchini avrebbe anche risposto ad Aurora Leone, che faceva presente di avere la divisa per entrare in campo nella partita, «ma tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che centra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua” e ancora non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta».

Il resto è una triste costante in vicende come questa: Aurora Leone si è (giustamente) incazzata, i due se ne sono andati e hanno annunciato la propria defezione alla prossima partita, qualche cantante ha espresso solidarietà (e gli altri?) e il giorno successivo (cioè oggi) esce un bel comunicato della Nazionale che accusa Aurora Leone di “arroganza, minacce e violenza verbale”.

Una matta, insomma, strano solo che non abbiano ironizzato sul suo nervosismo. E per chiudere in bellezza ci tengono a dirci che “tantissime donne” hanno partecipato ai loro progetti. Un po’ come quelli che dicono “ho tanti amici gay ma…”. E così la “donnina” fuori posto improvvisamente dovrebbe essere addirittura la carnefice, chiaro? In attesa della prossima replica del solito copione.

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