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Giulio Cavalli

I centesimi della Cultura. Di resto.

Lo Stato italiano nel 2010 spende in cultura l’0,21 % del bilancio statale (cioè ventuno centesimi ogni cento euro spesi) che equivale a una spesa pro capite di 25 euro l’anno contro i 46 euro l’anno  della Francia. In Germania lo Stato federale investe 1500 milioni di euro in cultura, pari all’1 per cento della spesa statale cui si aggiungono 11mila euro dei Lander e dei Comuni(1,9 per cento dei loro bilanci).
In Francia il Beaubourg riceve risorse pubbliche per 75 milioni di euro,il doppio di quanto ricevono tutti i 26 musei pubblici di arte contemporanea italiani. Per quanto riceve il cinema, lo Stato francese investe 750 milioni di euro,a fronte dei circa 48 milioni destinati alle attività cinematografiche dallo Stato Italiano per il 2011. L’articolo di Nicola Tranfaglia qui.

Giuliano a Milano

Di Giuliano Pisapia apprezzo l’eleganza. E ammetto di continuare a pensare che sia una virtù dei forti; mica di forti sugli altri quanto piuttosto dei forti per sé stessi. L’eleganza di sentirsi umilmente coerenti, senza vippismo, senza urli e senza l’appetenza degli interessati. Se fosse un partito sarei l’eleganza di Pisapia. Per questo a Milano porterebbe un buon vento.

NOMI COGNOMI E INFAMI per Associazione familiari Georgofili

Sabato 14 maggio. Per me è un onore.

(ore 21) e lo spettacolo “Nomi, cognomi e infami” di e con Giulio Cavalli con la partecipazione degli alunni della terza C della scuola media di San Casciano. La rappresentazione è prevista alla Romola, nel Giardino del tramonto (ore 21). L’iniziativa è organizzata dall’Associazione tra i familiari delle vittime della strage dei Georgofili con il patrocinio del Comune.

Ingresso libero. Info: www.comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it.

Lo statuto della menzogna

Essa abolisce l’idea stessa di verità perché, a differenza della comune menzogna politica che ha sempre un obiettivo specifico, la menzogna berlusconiana è sistematica e totalitaria. Pretende di rendere superflua la realtà e di espropriare la memoria delle persone; di cancellare i ricordi di luoghi, fatti, parole in una sorta di sterilizzazione mentale e morale della società che lascia tutti confusi, smarriti, indotti a credere che nulla sia vero in se stesso; che i fatti siano soltanto opinioni e che la realtà politica non sia altro che un caleidoscopio di menzogne, un reticolo di immagini che si possono comporre, scomporre, ricostruire a piacere o secondo convenienza. Da leggere D’Avanzo qui.

Ipse dixit

De Magistris? Ha bisogno di un bagno, di un bagno di umiltà. Mannino? Non è un mafioso. Il processo Andreotti? andava archiviato. Cuffaro? punizione esagerata. Lombardo? vittima di un complotto giudiziario. Lo dice Genchi qui.

Settimana contro le mafie

Tre anni fa a Milano avevano organizzato la prima edizione e oggi ha già tre anni. Guardate il programma e fateci un salto: la partecipazione a iniziative come questa in città è (positivamente) imbarazzante per qualcuno. La “commissione antimafia” è da anni nelle piazze, nelle scuole e nei comitati di cittadini.