Avanspettacolo Italia
È molto difficile, in tutto questo, ascoltare e parlare. Si può solo urlare, agitarsi e dire enormità. Lo dice bene Concita qui.
È molto difficile, in tutto questo, ascoltare e parlare. Si può solo urlare, agitarsi e dire enormità. Lo dice bene Concita qui.
Tra gli alambicchi, i mercimoni, i servi e le poltrone basterebbe poco per distinguersi. Stendendo un progetto di legge sul contratto unico e sulla tassazione pensata per i giovani. Ad esempio.
L’AGCOM ordina un “immediato riequilibrio fra maggioranza e opposizione” in vista del voto amministrativo. L’utopia della televisione uguale per tutti. Il primo punto di programma per le prossime politiche di un centrosinistra che voglia essere credibile.
Dalla A di Aria alla Z di Zincar, il dossier sui fallimenti della Moratti è la fotografia di una città che è diventata vuota e inospitale come un teatro di posa. Rimane solo il bat-figlio e il vino avanzato dalle feste. Da leggere e distribuire.
Come scrive Baricco non sarà facile raccontare questo Paese. Senza lasciare niente di intentato o incompiuto. Trovare le parole giuste. È il bivio della nostra generazione.
Ci sono matrimoni pericolosi già dalla nascita come questo. Ci sono comunque modi e momenti per celebrarli. In Campania mentre si tiene (bene) la barra dritta a Napoli con Luigi forse era il caso di cancellare le nozze.
Berlusconi (tra tribunali, accuse, avvocati e ‘non ricordo’) trova il tempo di telefonare a Lassini nel giorno dei magistrati uccisi. Per ringraziarlo di una cosa che tutti hanno capito non farà mai. E intanto la campagna dell’incandidabile procede a gonfie vele.
Ogni tanto ti auguri, almeno per igiene mentale, di avere sentito tutto. Poi arriva l’esagitata esagerata e ti ricordi che la Boccassini è la stessa dei 100 arresti di ‘ndrangheta. Confusione di metastasi.
A Napoli sto con Luigi.