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Giulio Cavalli

Il 2006, così semplice. Così rassicurante.

nutella_moretti_mediumEcco, in questo cascame di informazioni parziali, la prima pagina di ieri di Libero – che ha pubblicato la fototessera dei consiglieri regionali del centrosinistra lombardo additandoli come impresentabili poiché ‘incorporati’ nell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari regionali (tra l’altro sbagliando, inserendomi come spiegato qui) – è il colpo sotto la cintola che ci si aspetterebbe sempre da soggetti come Belpietro e Sallusti. Il problema è che il linguaggio del sospetto ci ha inquinati tutti quanti, e allora se un consigliere regionale, per i suoi spostamenti legati alla propria attività istituzionale, prende il taxi, diventa subito colpevole di un vizio capitale: aver usurpato denari pubblici. “Si paghi il taxi con i propri soldi”, è l’immediata equazione. Ed è un linguaggio che tracima e investe Repubblica, il Corriere, tutti. Chi legge o ascolta vuol scandalizzarsi per qualcosa. Chi scrive o conduce talk show non ha interesse alcuno ad approfondire. Poco importa se si passa sul cadavere di persone oneste e che si sono battute per eliminare il vitalizio. Poca importa la biografia del singolo consigliere. La Nutella è quella cosa che si ‘spalma’, anche sui rimborsi disonesti. Abbiamo trascorso mesi a condannare l’antipolitica. In pochi dicevano di non chiamarla così. Che quel ‘sentimento’ di indignazione è un motore che produce consenso verso chi condanna. Adesso l’hanno capito tutti. E l’antipolitica è diventata un comodo rifugio, in questa campagna elettorale. E’ comoda perché produce interesse senza troppi sbattimenti, fa vendere copie, fa aumentare i consensi. “Sono tutti coinvolti”, “sono tutti uguali”. Quindi perché dovrei cambiare (il mio voto)?

Il 2006, così semplice. Così rassicurante.

via Yes, political!

Cosa succede a Sedriano

sedriano9Milano, 31/01/2013

COMUNICATO STAMPA: INCONTRO IN PREFETTURA SULLA SITUAZIONE DI SEDRIANO

Questa mattina alle ore 10.00 nei locali della Prefettura di Milano si è svolto un incontro tra una delegazione di amministratori locali del magentino e il Capo di gabinetto della Prefettura dott.sa Pavone. La richiesta di incontro, promossa dalla Carovana antimafia ovest Milano e tesa a coinvolgere gli amministratori locali, provinciali e regionali, e che ha visto l’adesione di più di 20 fra sindaci, assessori e consiglieri, è scaturita in seguito al persistere della situazione del comune di Sedriano (sindaco ancora in carica nonostante sia indagato per corruzione aggravata all’interno dell’inchiesta sui voti della ‘ndrangheta all’assessore regionale Zambetti) e in seguito alle minacce pervenute via proiettile alla redazione de L’Altomilanese rivolte al direttore del giornale Mattioni e a Piero Sebri della carovana.

La delegazione, composta dal consigliere provinciale Massimo Gatti, dal consigliere di opposizione di Sedriano ed ex sindaco Enrico Rigo, dal vicesindaco di Arluno Alfio Colombo, dal consigliere di Arluno Igor Bonazzoli e da Antonio Oldani di ANPI Sedriano ed ex assessore, ha ottenuto un interlocuzione direttamente con la Prefettura, nonostante il cambio del Prefetto di questi giorni, allo scopo di aprire un canale comunicativo importante per quanto attiene alle vicende di Sedriano e di tutto il magentino.

Dall’incontro si è evinto, stando a quanto affermato dalla dott.sa Pavone, che si ringrazia per la disponibilità, che il caso di Sedriano, come di altri comuni dell’hinterland milanese, è sotto osservazione costante da parte della Prefettura e che è aperta un indagine amministrativa.

Vi è inoltre la disponibilità da parte della Prefettura a un’interlocuzione costante nei confronti degli amministratori locali richiedenti l’incontro. A fine febbraio si chiederà pertanto un altro passaggio con il nuovo Prefetto.

L’iniziativa antimafia della Carovana va avanti e solleciteremo tutte le istituzioni dello Stato a compiere i propri doveri costituzionali.

 

Carovana Antimafia Ovest Milano

Un impegno preciso: chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari

image002Un impegno che abbiamo sostenuto e ora vogliamo realizzare, in un’altra Lombardia:

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo messaggio di fine anno 2012 ha definito gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) ” autentico orrore indegno di un Paese appena civile”. 

A poche settimane dal termine per la chiusura degli OPG, prevista dall’art. 3 ter della L. 9 febbraio 2012, siamo in una situazione di gravi ritardi, inadempienze e omissioni.

Si fa concreta la possibilità che non accada nulla e che la Legge non venga rispettata.

Sono gravi le responsabilità, in questa vicenda, delle Istituzioni coinvolte, a partire dal Governo e dalle Regioni.

Dove sono le risorse (38 ml nel 2012, 55 ml nel 2013, più quelle in conto capitale di 173,8 ml) assegnate alle Regioni per attuare la Legge di superamento degli OPG?

Anche in Lombardia, dove è ubicato l’OPG di Castiglione delle Stiviere, la Regione ha latitato e nessuna iniziativa di applicazione della Legge è stata intrapresa.

Per questi motivi il Comitato Stopopg della Lombardia ha inviato una lettera aperta (allegata)  a chi si è candidato alle elezioni politiche e regionali.

A loro chiediamo un impegno preciso, in campagna elettorale e una volta elette ed eletti, a dare soluzione alla disumana condizione delle circa 1500 persone ancora internate negli ospedali psichiatrici giudiziari del nostro Paese.

 

Milano, 1° febbraio 2013

La tosse dei bambini in Lombardia

Schermata 2013-02-01 alle 13.00.38Il Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria (PRIA) è stato un piccolo passo rispetto al problema dello smog in Lombardia in questi anni. Gran parte delle energie per questo risultato sono state profuse dall’associazione Genitori Antismog che da anni si batte per misure efficaci su uno dei problemi più concretamente quotidiani per i cittadini della Lombardia. Non è facile parlare di interventi antismog senza avere un quadro generale della situazione ambientale lombarda e tantomeno diventa difficile raccontare l’enorme costo sanitario di una questione (ancora una volta) che pesa tutta sulla cura e troppo poco sulla prevenzione. La campagna elettorale di questa Lombardia è incagliata tra la faciloneria finanziaria di Maroni (e il suo 75% di tasse da trattenere, ipotesi smontata ogni giorno di più anche dai pareri di associazioni non proprio di “sinistra”) e i malumori di Albertini, intanto la questione smog sembra rinviata alla prossima emergenza (ormai quotidiana).

Per questo stamattina mentre leggevo l’appello dei Genitori Antismog sulla centralità del problema per le prossime regionali ho subito pensato che l’impegno s’ha da fare con convinzione e dedizione. Seriamente, insomma. Come piace a noi. Perché un’altra Lombardia non è possibile con il sottofondo della tosse dei bambini. No.

Milano, 31 gennaio 2013 – Oggi a Bruxelles, su richiesta della Commissione Europea, l’OMS ha illustrato i risultati delle sue analisi circa l’impatto sulla salute degli inquinanti dell’aria. Nella cornice di una conferenza di grande rilievo scientifico e politico, svoltasi nella sede della UE, ha portato evidenze scientifiche di gravissime conseguenze sulla salute – prima d’oggi non conosciute – derivanti dall’inquinamento dell’aria.
L’OMS certifica l’esistenza di un collegamento fra una lunga esposizione al PM2.5 e l’insorgenza di patologie, quali aterosclerosi e malattie respiratorie infantili, nonché di impatti negativi alla nascita, con possibili correlazioni con lo sviluppo neurologico, le funzioni cognitive ed il diabete. Rafforza inoltre il legame fra PM 2.5 e morti cardiocircolatorie e respiratorie. Ma l’OMS avverte: i pericoli sono molti altri. Come l’esposizione all’ozono, che avrebbe ripercussioni sullo sviluppo cognitivo e sulla salute riproduttiva, causando problemi come le nascite premature, o la pericolosità dell’NO2. L’OMS sottolinea di aver individuato evidenze di impatti in termini di mortalità anche al di sotto degli attuali limiti di legge per gli inquinanti.L’Associazione Genitori Antismog denuncia che, nonostante la situazione degli inquinanti dell’aria in Lombardia sia cronica e gravissima, i livelli di queste sostanze non sono in diminuzione, ma anzi sono sostanzialmente stabili e tali da comportare un impatto grave ed inaccettabile per la grande maggioranza dei residenti in Lombardia. Ciò che stupisce è che i programmi elettorali dei principali candidati alla carica di governatore non sembrano considerare prioritaria la salute dei cittadini, in quanto affrontano il problema in modo frammentario o anacronisticamente indirizzato a realizzare nuove infrastrutture “decongestionanti” invece che a ridurre la mobilità privata a favore del trasporto pubblico.

“Invitiamo i candidati e la futura giunta ad integrare il Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria, in via di discussione, con misure e politiche necessariamente più incisive che attualmente sono assenti nei programmi elettorali, se non addirittura sostituite da interventi alternativi del tutto controproducenti- ha dichiarato l’Avvocato Anna Gerometta, Presidente dell’Associazione Genitori Antismog – Le evidenze scientifiche illustrate quest’oggi dall’OMS, sommate all’altissima porzione di popolazione lombarda esposta a livelli nocivi di inquinanti nell’aria, impongono che l’impatto dell’inquinamento sui cittadini sia oggetto di considerazione centrale nei programmi degli aspiranti governatori”.

 

No, non sono indagato

Oggi LIBERO pubblica in prima pagina la mia faccia tra i presunti “nuovi impresentabili” che secondo l’organo ufficiale del berlusconismo più becero affliggerebbero la Regione Lombardia. Quella pagina è la fotografia del modo di fare informazione (e politica) di alcuni in Italia: notizie sommarie, urla per eccesso di difesa, l’antico gioco che tutti rubano così nessuno in fondo ruba e informazioni false.

No, io non sono indagato.

Mi spiace per i servitori di Formigoni e i servili ramazzatori di Maroni ma mettere il mio nome in prima pagina in quel modo è una delegittimazione che non abbiamo voglia di tollerare, per questo già oggi abbiamo intrapreso tutte le iniziative legali per tutelare se non l’immagine almeno la verità e la precisione di informazione.

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Che Paese è quello che chiede di scegliere tra figlio e lavoro?

immagine-0281Le Pari Opportunità, quando escono dal Ministero e diventano problemi reali, nel pezzo di Gabriele Corsi:

Ma il problema più grande qual è?
“Il prossimo 18 febbraio ci sarà la seconda prova del concorso. Cosa succederà se sarò ammessa alla prova orale e questa coinciderà con la data presunta del parto? Ovvio, per il Ministero, anzi per il Ministro sarò esclusa automaticamente dal concorso, nonostante tutti i miei sacrifici. Tutto sarà vano se mio figlio deciderà di nascere lo stesso giorno o in prossimità della prova”.

Nella situazione di Daniela ci sono tante altre aspiranti insegnanti. 
Che si fa? Si fanno gravidanze “elastiche”? Tipo di 11 mesi? Lo chiedo al Ministro, che è un tecnico.

Si chiede di scegliere tra la maternità e il lavoro?
Ma Daniela ha la voce che ride.
“In via teorica esiste un governo, un Ministro, quello dell’Istruzione, che ha elaborato un bando, basterebbe derogare a ciò che si è scritto. Non dovrebbe essere così complicato (in via teorica!). Inutile parlare di pari opportunità se poi una donna che va a partorire è ingiustificabile ai fini di una selezione pubblica. Se è lo Stato il primo a ledere questo diritto cosa vogliamo aspettarci dai privati”.
 Daniela andrà a votare: “Voterò, perché i diritti, finché ci sono, vanno esercitati. Dopo è inutile lamentarsi! Credo nel rinnovamento delle persone e delle idee”.
Nessuno è stato vicino, in questa battaglia, a Daniela: “Solo la mia famiglia. I sindacati sono troppo impegnati a litigare tra loro, a fare ricorsi su ricorsi mettendoci l’uno contro l’altro”.

Daniela ha la voce che ride. Perché comunque vada ad aprile nascerà Tiziano.
Forse a Daniela chiederanno davvero di scegliere tra l’essere mamma ed essere assunta.
La sua voce, mentre ride, ci dice che la sua scelta l’ha già fatta.
E la domanda è: che Paese è quello che chiede di fare una scelta del genere?

Un impegno antifascista

La Rete Antifascista Milanese ci invia una Carta di impegno antifascista che è un impegno a vigilare sul rispetto della Costituzione. Il vostro affezionato ha aderito:

Logo_RAMCARTA DI IMPEGNO ANTIFASCISTA

Qualora fossi eletto/a il 24-25 febbraio 2013 al consiglio regionale lombardo, mi impegno:

a tutelare il carattere antifascista della Costituzione italiana;

a difendere i valori e la memoria della Resistenza da ogni attacco denigratorio o revisionista;

a sostenere le associazioni partigiane, antifasciste e dei deportati nei campi di concentramento;

a favorire le iniziative in ricordo della Lotta di Liberazione e dei suoi martiri, a partire dal 25 aprile;

a promuovere tutte le iniziative in favore della diffusione della cultura antifascista e della storia della Resistenza, in particolare nell’ambito scolastico e fra le nuove generazioni;

a battermi contro ogni manifestazione di discriminazione o intolleranza etnica o religiosa;

a rifiutare l’installazione di targhe commemorative o l’intestazione di vie o piazze a personaggi legati al ventennio mussoliniano o a ideologie che ad esso si richiamano;

a oppormi all’autorizzazione di manifestazioni in luogo pubblico a organizzazioni, associazioni o movimenti che si rifanno al fascismo e/o al nazismo, che ne propagandano le idee o ne rivalutano le figure di riferimento;

a negare, nell’ambito delle mie competenze, la concessione di spazi e sedi di proprietà pubblica a dette organizzazioni o movimenti, chiedendo altresì la chiusura di quelle già operanti.

Giulio Cavalli