Libri al rogo. Ancora.
E chissà se abbiamo gli anticorpi per sapere leggere un fatto del genere.
E chissà se abbiamo gli anticorpi per sapere leggere un fatto del genere.
Basta leggerli così, con una conoscenza che sia magari un po’ sopra all’università della vita, gli articoli della Costituzione per rendersi conto che il Decreto Sicurezza è qualcosa che esce dai limiti stabiliti dai padri costituenti per limitare ogni forma di violenza, di disuguaglianza e di disumanità.
Buona sicurezza a tutti. E buon martedì.
Davvero serve altro?
Sono pallottole, le parole.
Così, per sapere. Perché il fetore che c’è qui in giro ormai mi sembra sotto il naso e gli occhi di tutti. Basterà aspettare qualche minuto e leggere i commenti a questo articolo, ad esempio.
L’ultimo è il giretto in moto d’acqua. Una scena degna di un cinepanettone dove il potente di turno è circondato da istituzioni che si fanno camerieri.
Il fatto è che i crolli, le disperazioni e gli errori capitano a tutti, a volte per colpa e per destino.
Eccola, la caciara. Appunto. Che poi sono quelli che promettono giustizia, per dire.
«La cecità stava dilagando, non come una marea repentina che tutto inondasse e spingesse avanti, ma come un’infiltrazione insidiosa di mille e uno rigagnoli inquietanti che, dopo aver inzuppato lentamente la terra, all’improvviso la sommergono completamente», scriveva Saramago.
Buon lunedì.
«Il segreto del successo è la sincerità. Se riesci a fingerla, ce l’hai fatta», scriveva Jean Giraudoux.