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Politica

I temi e le news della politica in Lombardia e in Italia. L’attività politica di Giulio Cavalli in consiglio regionale della Lombardia.

Lo statuto della menzogna

Essa abolisce l’idea stessa di verità perché, a differenza della comune menzogna politica che ha sempre un obiettivo specifico, la menzogna berlusconiana è sistematica e totalitaria. Pretende di rendere superflua la realtà e di espropriare la memoria delle persone; di cancellare i ricordi di luoghi, fatti, parole in una sorta di sterilizzazione mentale e morale della società che lascia tutti confusi, smarriti, indotti a credere che nulla sia vero in se stesso; che i fatti siano soltanto opinioni e che la realtà politica non sia altro che un caleidoscopio di menzogne, un reticolo di immagini che si possono comporre, scomporre, ricostruire a piacere o secondo convenienza. Da leggere D’Avanzo qui.

Ipse dixit

De Magistris? Ha bisogno di un bagno, di un bagno di umiltà. Mannino? Non è un mafioso. Il processo Andreotti? andava archiviato. Cuffaro? punizione esagerata. Lombardo? vittima di un complotto giudiziario. Lo dice Genchi qui.

Settimana contro le mafie

Tre anni fa a Milano avevano organizzato la prima edizione e oggi ha già tre anni. Guardate il programma e fateci un salto: la partecipazione a iniziative come questa in città è (positivamente) imbarazzante per qualcuno. La “commissione antimafia” è da anni nelle piazze, nelle scuole e nei comitati di cittadini.

I voti dei milanisti

A Milano disperati si aggrappano ai voti per tifo, come chiede il Premier: non bastano più solo i nani e le ballerine. Adesso diciamolo a tutti che siamo (e vogliamo essere, e lavoriamo per essere) diversi.

Letizia, per dignità ritirati

La giornata era iniziata con l’invito del leghista Davide Boni ad “abbassare i toni sulla campagna elettorale di Milano”. Un leghista che chiede di abbassare i toni è già il segnale che la giornata non promette niente di buono, passano poche ore e Letizia Brichetto (in arte Moratti) dice aGiuliano Pisapia sei stato condannato per furto. Lo dice pochi secondi prima della fine della trasmissione per non concedere nessun contraddittorio, com’è normale per una classe politica che si è costruita culturalmente sugli stacchetti pubblicitari, sui quiz prima del gong.
Abbassare i toni, si era detto. Ma l’atteggiamento di Letizia non stupisce: “abbassare i toni” per la metastasi che è il berlusconismo in Italia (e la Lega in grembiule a fare da cameriera) significa non sputare, non ruttare e non prendersi a ceffoni: la bugia è ammessa. La bugia è la pietra focaia per accendere il falò dell’insinuazione e della delazione. Dì una cosa, ripetila all’infinito e diventerà una mezza verità. Al massimo, se non funziona, sarà una “valutazione politica” (agenzia Adnkronos di donna Letizia delle ore 17.48).

Ci eravamo abituati a sentire le bugie del capocomico in mondovisione negli ultimi anni: in fondo l’avevamo capito tutti che probabilmente sono gli effetti collaterali dei farmaci per la sua terapia della disfunzione erettile. Ma vedere la Moratti scimmiottare il proprio padrone con il dilettantismo dell’eterna incompiuta e dell’alunna che ha svolto bene il compitino non è sopportabile: la Moratticondannata (lei sì) dalla Corte dei Conti a restituire all’ Erario 263mila euro “per gli incarichi esterni a non laureati o soggetti con precedenti incarichi finiti male” che stanno tra le consulenze spartite durante il suo mandato di sindaco, la Moratti che negava di sapere della Bat-casa del Bat-figlio dove invece andava a farsi un bat-tuffo in piscina, la Moratti ha negato per anni la mafiamentre le mafie si compravano Milano.

La III Corte d’Assise d’Appello di Milano presieduta dal dott. Luigi Maria Guicciardi nel procedimento n. 76 del 1985 ha assolto Giuliano Pisapia per non aver commesso il fatto. La sentenza recita alle pagine 1562 e 1563: «In conclusione non vi è prova – né vi sono apprezzabili indizi – di una partecipazione del Pisapia, sia pure solo sotto il profilo di un concorso morale, al fatto per il quale è stata elevata a suo carico l’imputazione di furto, dalla quale l’appellante va pertanto assolto per non aver commesso il fatto». Tale sentenza di assoluzione con formula piena è passata in giudicato ed è quindi definitiva.

Quindi la Moratti oggi è bugiarda e certificata.

Ci chiedevamo se Milano meritasse di avere un Lassini consigliere comunale  e rischiavamo di dimenticarci una bugiarda come sindaco.

Ritirati Letizia, per dignità.

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/11/moratti-per-dignita-ritirati/110561/