La voce indipendente di Current rischia il silenzio
Non amo dedicare ore del mio tempo libero alla televisione, eppure la programmazione di Current mi ha attirato a sé grazie ai contenuti, che mostrano un’informazione libera, attenta e mai confusa.
Penso che il canale televisivo fondato sei anni fa da Al Gore sia la dimostrazione di come si possa fare informazione senza scadere nel banale e senza condizionamenti e mi sorprende vedere come, in un periodo di predominio di veline, tronisti e servi di regime, un abbonato su tre di Sky decida di seguire i programmi di Current Italia ogni settimana.
Mi sembra che questa affezione dei telespettatori sia dovuta ad un’offerta anomala (ovviamente in senso positivo) nel panorama televisivo. Perciò la notizia che Sky Italia abbia deciso di non rinnovare il contratto con Current Italia non può non essere giudicata come inappropriata e controversa.
Al Gore sostiene che la decisione sia dovuta alla volontà di Sky di ricucire i rapporti con Silvio Berlusconi in vista del lancio di nuovi canali sul digitale terrestre, che necessitano del nulla osta del governo italiano. Rupert Murdoch, probabilmente, teme di non poter estendere la sua posizione in Italia e sopprime l’unico canale indipendente di Sky.
Ancora una volta si cerca di imbavagliare la libera informazione strizzando l’occhio al potente di turno, adducendo come scusa la scadenza di un contratto sul cui rinnovo si sostiene non si riesca a giungere ad un accordo. Il pluralismo informativo è lo specchio di una democrazia sana e, allo stesso tempo, la sentinella di guardia contro il pensiero unico.
Solo grazie a logiche scellerate si può pensare di mettere fine ad un canale che ha vinto un Hot Bird Tv Award 2010, il più importante premio per il giornalismo televisivo, insieme alla BBC.
Chiedo a tutti di manifestare la contrarietà alla chiusura di Current che dovrebbe avvenire il 31 luglio e scrivere a tom.mockridge@skytv.it,Amministratore Delegato di Sky Italia (http://nocensura.current.com/).
Non permettiamo che in questo paese vengano zittite le voci indipendenti, è nostro dovere di cittadini ma, soprattutto, di uomini liberi.