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Nanni Svampa: Nanni ’70 – I Peggiori Anni della Mia Vita. Il film.

Ho avuto il piacere di conoscere, ascoltare e avere mio ospite Nanni Svampa. Uno di quelli che, a un certo punto della carriera, hanno bisogno di morire per essere inseriti nel posto che meritano. Vabbè, ne rideva anche lui. L’importante è morire incazzati, diceva.

Di Nanni c’è un film, poco conosciuto, che è il modo migliore per conoscerlo e ascoltarlo. E allora forse anche ricordarlo. Regalatevi un’ora. Ne vale la pena. Davvero.

Eccolo qui:

“Se permettiamo che una minoranza perda la sua libertà, a causa di persecuzioni o pregiudizi, mettiamo a repentaglio la nostra libertà.”

Grazie a Pippo Civati che ha avuto la pazienza di ripescare uno spezzone da “Don’t be a sucker” film propagandistico anti-fascista promosso dal governo americano dopo la seconda guerra mondiale. Il suo messaggio, purtroppo, è ancora molto attuale.

 

Il (video)diario di tournée. Mafie Maschere e Cornuti.

Facciamo il lavoro più bello del mondo. Su e giù per l’Italia, questa volta con “Mafie Maschere e Cornuti”. Perché ridere è curativo. Ed è un antiracket culturale. Anche.

Mentre ci siete potete anche iscrivervi al canale YouTube (qui). Torneremo a renderlo vivo. E da lì faremo le prossime dirette. Ecco il video:

«Questo è il Paese in cui per essere credibili bisogna essere ammazzati»

Un’intervista a Giovanni Falcone da tenere sempre sul comodino per leggere l’immutabilità di un Paese che sembra non riuscire a liberarsi da se stesso.

Sono due minuti spesi bene perché è una lezione dal passato che vale ancora per il futuro.

E perché, io, ogni volta che riascolto con attenzione Falcone ho la sensazione di non averne imparato ancora abbastanza. Ecco qua:

Processo Aemilia: se questo è un Questore

Ecco il rischio di dividere buoni e cattivi, di pensare che le mafie soprattutto al nord siano forti per la loro ferocia. Forse varrebbe la pena chiedersi (oltre ai danni causati dai boss) quanti danni possa compiere un uomo delle istituzioni disattento oppure (lo dice il giudice) “ignorante”. Al maxiprocesso Aemilia sulla ‘ndrangheta c’è stata la deposizione dell’ex questore di Reggio Emilia Gennaro Gallo. Una testimonianza al termine della quale il presidente del collegio giudicante, Francesco Maria Caruso, ha parlato di “totale ignoranza” dell’allora numero uno della polizia di Stato reggiana circa la reale portata del fenomeno criminale che e è poi emersa con l’inchiesta della magistratura. Il video è agghiacciante. Eccolo qui:

«Confesso»: il reportage sugli abusi da parte dei preti nell’Istituto Provolo di Verona

Sacha Biazzo, collega di Fanpage.it, ha vinto il premio per il giornalismo investigativo DIG Award con il reportage sugli abusi dei preti del Provolo sui bimbi sordomuti. E il suo video, come tutti i video che hanno la schiena dritta di rimanere appuntiti per raccontare la verità, è un pugno nello stomaco.

Però fa bene guardarlo e farlo guardare perché in questi tempi di giornalismo timido e tenue sapere che ci sono giornalisti (e redazioni e direttori) che preservano il piglio di “andare a fondo” è un filo di luce.

Eccolo qui:

Nel 2009 uno scandalo scuote la Chiesa: 67 disabili denunciano di essere stati abusati da preti quando erano bambini. Gli abusi si sarebbero consumati nell’Istituto Provolo di Verona, una struttura presente in tutto il mondo che accoglie sordomuti minorenni provenienti da famiglie povere e disagiate. Tutti gli abusati hanno sporto denuncia per violenze e molestie sessuali perpetrate dai preti. Secondo altre testimonianze gli abusi sarebbero continuati fino a pochi anni fa. Molti dei preti sotto accusa sono morti, altri sono stati trasferiti in Argentina, ma alcuni sono ancora in vita.

A confessare è Don Piccoli che parla di almeno 10 preti coinvolti che hanno abusato dei giovani ragazzi sordomuti ospiti della struttura.

L’audizione di Gratteri in commissione antimafia (da vedere)

Ieri la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, presso l’Aula del V piano di Palazzo San Macuto, ha svolto l’audizione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri.

E vale la pena ascoltarla (bene) perché dentro c’è anche un pezzo del programma antimafioso di cui questo Paese ha bisogno.

«Seguite i soldi, troverete la mafia»

Due ore spese bene, che valgono molto di più di qualche editoriale fumosamente tranquillizzante e del nulla cosmico di certi convegni.

In occasione del 25° anniversario della strage di Capaci.

Intervengono: Roberto Scarpinato (procuratore generale di Palermo), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto di Messina), Gianni Dragoni (giornalista del Sole24Ore), il direttore di ANTIMAFIADuemila Giorgio Bongiovanni.

Alla conferenza, moderata da Aaron Pettinari, caporedattore di ANTIMAFIADuemila, danno i loro saluti Brizio Montinaro, fratello di Antonio Montinaro, e Valentina Muratore, portavoce di ContrariaMente.

Convegno ““Seguite i soldi, troverete la mafia”. Dalle parole di Falcone ad oggi. Cosa è cambiato 25 anni dopo

Capaci””, registrato a Palermo sabato 20 maggio 2017 alle 17:00.

Sono intervenuti: Aaron Pettinari (capo redattore della rivista Antimafia Duemila), Valentina Muratore (presidente dell’ associazione studentesca Contrariamente), Brizio Montinaro (fratello di Antonio Montinaro), Giorgio Bongiovanni (direttore della rivista “Antimafia Duemila”), Roberto Scarpinato (procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Palermo), Sebastiano Ardita (procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Messina), Gianni Dragoni (giornalista de “Il Sole 24 ore”), Vincenzo Agostino (padre di Nino Agostino), Gabriella Accetta.