L’intercettazione di Alberto Dell’Utri con Vincenzo Mancuso mentre cercano di sbrogliare l’eventuale latitanza di Marcello Dell’Utri ci riporta indietro nel tempo in quei giorni in cui i potenti (e mafiosi) preparano la fuga come nei film. Come Sindona e quegli altri che si fanno beffe di uno Stato che sembra che non possa (meglio: non voglia) fare il proprio dovere.
L’INTERCETTAZIONE. Questa è la conversazione registrata dalla Polizia l’8 novembre alle 21. Alberto Dell’Utri (A) e Vincenzo Mancuso (V) entrano nel privé e parlano degli investimenti in Guinea.
A: Allora ha aperto la società… c’è da ottenere le concessioni per lo sfruttamento della miniera e della pesca, risorse ricchissime e non sfruttate… allora di ingraziarsi definitivamente tutta la… il governo… quello che ha chiesto… Gennaro (Mokbel, ndr) dobbiamo fare della beneficenza.
V: In ospedale 5 milioni di beneficenza se li sognano.
A: E sfruttiamo una onlus di Berlusconi che ha in Africa per la costruzione degli ospedali.
V: Che dice Marcello? A: Ci fanno credito a noi tutti perché sanno che siamo vicini a Berlusconi, dobbiamo dimostrare la vicinanza… V: Vabbè quello non credo che sia un problema che Marcello… A: Ecco allora quello gli ha chiesto… i soldi per la costruzione delle opere benefiche… dice, li mando Gennaro.
V: Gli devi dire a Gennaro di stare saggio perché se riusciamo a chiudere con quella testa di cazzo (sta parlando forse di Berlusconi? ndr) lui manco quelli deve tirare fuori, se vuole apparire che è lui a farlo, facciamo fare alla sua società come se facesse una donazione … è inutile che esca fuori i soldi, possono essere utili per altro. A: Lui è disponibile. V: Intanto serve. A: Marcello non deve fare altro che andare da Silvio e dirgli: Silvio io vado nella Guinea Bissau gli spiega tutto, per fare… Fondo una scuola di calcio per i ragazzi “Luigi Berlusconi” (si riferisce alla Fondazione intestata al padre di Silvio, ndr). V: Minchia Berlusconi sarà…
A: Cose che a Marcello piace…
V: (…) Marcello ha detto che è una cosa fattibile per lui.
A: Si dice che quando abbiamo fatto ci danno la concessione di tutto.
V: Ma avete parlato dei passaporti diplomatici?
A: Passaporto diplomatico di tutto anche perché deve consentire lo spostamento: Libano-Guinea; Libano-Guinea e altri Paesi africani eventualmente… intanto hanno preso la concessione dei gratta e vinci (ridono).Poi entrano nei dettagli tecnici.
V: La Guinea Bissau, lo sai che è uno Stato che concede i passaporti Diplomatici molto facilmente?!
A: È poi sei anche creativo e determinato. Allora, lunedì ci sarà anche questo personaggio che sta a Roma in centro… che qua bisogna accelerare i tempi… che Marcello se poi non ce la fa, rientra…
V: A scusami, non ha pensato Marcello a farsi nominare ambasciatore della Guinea Bissau?
A: Qua c’è tutto un retroscena, che ti dico in quattro parole: questo personaggio che ha sposato la figlia del presidente africano, che ha conosciuto questo… questi qua son rimasti impressionatidalfattocheunitaliano,un bianco che parla la loro lingua e l’hanno invitato ad andare con loro a Bruxelles che c’era una… con tante nazioni… tra cui anche questi della Guinea Bissau e lui li è andato insieme a questi della Guinea Bissau, che lo hanno preso in seria considerazione e gli hanno dato il passaporto diplomatico… gli hanno aperto le porte, a Bruxelles ha preso la parola… davanti a 400 delegati… questo qua e bravissimo e appunto è entrato nelle grazie di questi reggenti della Guinea Bissau… per cui lo hanno invitato ad andare da loro e lui ha scoperto delle ricchezze infinite.
V: No, è un Paese ricchissimo di minerali, oro, platino, diamanti…
A: Questo, lì ha scoperto un mondo incredibile.