Sono naufraghi, prima in mare e poi sulla terra. Fingiamo che non esistano, lasciando che la Libia si sporchi le mani al posto nostro e spingendoli ai bordi delle nostre strade, come rifiuti. Lo capiranno che per loro non c’è nessun posto. E noi, chissà cosa gli diremo.
Il mio editoriale per Linkiesta è qui:
https://www.linkiesta.it/it/article/2019/01/24/i-migranti-non-esistono/40844/