RACKET ED ESTORSIONE: IL FENOMENO A MILANO C’E’, MANCANO LE DENUNCE DELLE VITTIME
Cavalli (IdV): “La Regione non faccia cadere nel vuoto il grido d’allarme della Boccassini”
Lo aveva già detto tempo addietro e lo ha ribadito anche oggi: il procuratore Ilda Boccassini ha spiegato che il silenzio delle vittime di estorsione prosegue nonostante gli arresti dello scorso luglio nell’ambito dell’Operazione Infinito e i continui appelli a sporgere denuncia.
“La Boccassini lancia un allarme non solo giudiziario ed economico ma, soprattutto, culturale: Non ci stanno pervenendo denunce. Ritengo che il fenomeno criminale che riguarda l’usura e l’estorsione sul territorio di Milano sia esteso…”. E’ un grido a cui Regione Lombardia non può non rispondere”. Così Giulio Cavalli, consigliere regionale di IdV commenta le dichiarazioni odierne del procuratore.
“Non voglio ripetere, per l’ennesima volta, che alcuni pavidi lombardi stanno creando una situazione di assoggettamento che ci aspetteremmo solo nei luoghi tipici dell’immaginario mafioso, ma – continua Cavalli – è arrivato il momento di una presa di posizione ineludibile, senza fanatismi politici o propagandistici”.
“La politica tutta – aggiunge il consigliere regionale di IdV – deve pretendere che le associazioni di categoria si facciano carico di un imbarazzante silenzio sul cancro del racket e dell’estorsione che è inaccettabile in un Paese civile”.
“Se non sono bastati 300 arresti – conclude Cavalli – per innescare una ‘rivoluzione culturale’ dobbiamo prendere atto di un governo regionale ancora troppo sordo verso malattie già conclamate”
Gruppo Italia dei Valori
Consiglio regionale della Lombardia