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Democrazia e Europa

Mario Monti non era ancora stato designato premier che Sarkozy ha manifestato al presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano la disponibilità di venire a Roma per sostenerlo, magari assieme alla cancelliera Merkel, e convincere così le forze politiche italiane ancora riluttanti ad appoggiarlo. Lo scrive Stefano Montefiori per il Corriere della Sera. Capita solo a me di essere insofferente verso queste ingerenze e questo accanimento affettivo verso l’Italia?

Morti di lavoro

Altre quattro vittime sul più sanguinario punto del contratto dei lavoratori: la morte come se nulla fosse. Stancandosi sul serio di tutto questo misero cordoglio che si ferma ai comunicati stampa potrà essere una priorità sul serio? Con condanne certe, pene non tiepide e controlli seri? Perché essere commissariati dall’Europa per politica economica è già una desolazione ma meritarsi una procedura d’infrazione per la sicurezza sul lavoro ha il sapore dell’omicidio colposo.

In Regione Lombardia sparisce la cultura

NEL 2012 APPENA 8 MILIONI PER LA CULTURA. UN IMPOVERIMENTO, CHE NON È SOLO DI RISORSE, BEN RAPPRESENTATO DAL DITO MEDIO DI FORMIGONI.

“In Aula abbiamo chiesto quali siano gli orientamenti della Giunta sul Fondo unico regionale per lo spettacolo, visto che alle parole altisonanti in materia non sono mai corrisposte scelte coerenti sul piano degli atti concreti.

Per tutta risposta, l’assessore Buscemi ci ha comunicato che il capitolo della cultura nel bilancio 2012 passerà da 50 a soli 8 milioni di euro.

E in queste condizioni ci domandiamo davvero che senso abbia un assessorato: basterebbe un assetto dirigenziale per gestire questa cifra ridicola, sufficiente appena a coprire le spese ordinarie.

Non c’è direzione politica già ora né spazio alcuno per ottenerla nel prossimo futuro. Resta soltanto l’enorme sproporzione degli 8,7 milioni sborsati dalla Regione per la ristrutturazione dell’ex Manifattura Tabacchi ora ‘Cittadella del Cinema’, tanto voluta dal sottosegretario Massimo Zanello, oltre agli 800 mila euro all’anno dal 2010 al 2012 per il Centro sperimentale di cinematografia presieduto da Francesco Alberoni. Con evidenti problemi in ordine alla consistenza dei benefici ricavati e delle iniziative realizzate.

Tutto ciò è offensivo per la Commissione consiliare, ma soprattutto per gli operatori della cultura in Lombardia e racconta quali siano le priorità del centrodestra che qui governa da oltre vent’anni.

Del resto, abbiamo assistito a un progressivo impoverimento culturale. Che oggi, simbolicamente, sta tutto in quel dito medio alzato dal Presidente Formigoni contro i cittadini, all’uscita da palazzo Grazioli”.

Milano, 15 novembre 2011

Venerdì parliamo di clima. Sul serio.

Per la prima serata del ciclo di incontri ad ingresso gratuito del “Cento di Documentazione per il Teatro Civile”, in programma venerdì 18 novembre alle ore 21:00, l’incontro con l’esperto lodigiano Stefano Caserini che – con la partecipazione di Giulio Cavalli – spiegherà in modo semplice e leggero il problema dei cambiamenti climatici, mostrando i pericoli del negazionismo ottuso e dell’esagerato catastrofismo a breve termine.

“Contrordine, fa più freddo”, ”Dov’è finito il riscaldamento globale?”. “Se il riscaldamento è globale…perché nevica?”

I titoli sulla questione climatica a volte sorprendono. Sembra che ad ogni inverno prolungato o primavera ritardata dovremmo mettere in discussione l’esistenza del problema del surriscaldamento globale. Sarà difficile, ma bisogna abituarsi: anche con il riscaldamento globale le ondate di gelo invernale saranno possibili. Saranno solo meno frequenti, mentre più frequenti saranno le ondate di calore, le estati con i giorni e le serate molto calde; come quelle, che ancora ricordiamo, dell’agosto del 2003. La responsabilità umana sulle variazioni climatiche degli ultimi decenni è chiarissima alla comunità scientifica, che ritiene in stragrande maggioranza inequivocabile l’attuale surriscaldamento del pianeta e considera elevata la probabilità che nei prossimi decenni il pianeta dovrà fronteggiare cambiamenti climatici, originati dalle attività umane, molto pericolosi per le persone e gli ecosistemi che abitano il pianeta. Nonostante questo, l’ampia diffusione di argomentazioni senza fondamenti scientifici, che negano l’esistenza della crisi climatica, a volte veri e propri miti e leggende metropolitane, fa sì che la percezione pubblica delle cause della crisi climatica non stia progredendo di pari passo con la crescita del problema. L’incontro si svilupperà attraverso la spiegazione del problema dei cambiamenti climatici, passando dagli estremi del negazionismo all’esagerato catastrofismo, fino ad arrivare ai più recenti dati pubblicati nella letteratura scientifica. Tra articoli di giornale, informazioni e dati, brevi video e spezzoni di film si spiegherà, anche in modo ironico, la grande dimensione etica del problema climatico, che riguarda in larga parte le generazioni future, a cui lasceremo un clima diverso da quello attuale. Infine verranno mostrate le possibili soluzioni, la azioni piccole e grandi che possono dare una mano per contrastare i cambiamenti climatici.TEATRO NEBIOLO, VENERDÌ 18 novembre ORE 21:00 CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PER UN TEATRO CIVILE, INCONTRO CON STEFANO CASERINI INGRESSO LIBERO E GRATUITO – INFO: Tel 0371 761268 Cel. 331 92 87 538 / e-m@il. info@teatronebiolo.org / sito www.teatronebiolo.org

Openlombardia: liveblogging Consiglio Regionale

Dopo il terremoto Monti cosa succede nel Consiglio Regionale Lommbardia

 

VOGLIAMO UNA VIA PER ANNA POLITKOVSKAJA

Ricevo da Andrea Riscassi e volentieri firmo e giro: Milano nel 2015 sarà – grazie all’Expo – una vetrina internazionale.  La città che ha nel proprio gonfalone Sant’Ambrogio e che ha dato i natali a Manzoni e Beccaria ha l’occasione per non far dimenticare, oltre alla fame del mondo, il rispetto dei diritti umani e della libertà di stampa. In questi anni, una figura più di altre, ha rappresentato a livello mondiale  il giornalismo “dalla schiena dritta”: Anna Politkovskaja. Per mettere a tacere la coraggiosa giornalista russa non sono bastate le minacce, gli arresti, gli avvelenamenti, i finti plotoni di esecuzione, l’isolamento. 5 anni fa, il 7 ottobre del 2006, è stata assassinata nel portone di casa sua. La giustizia russa sta tentando – pur tra molti tentennamenti – di trovare chi le abbia materialmente sparato. Mentre resta (e forse resterà) un fitto mistero sui mandanti. “Io vedo tutto, questo è il problema” scriveva Anna Politkovskaja, uccisa solo perché voleva fare il suo mestiere: la giornalista. Milano ha dedicato i propri giardini pubblici a Indro Montanelli, mentre ha platealmente mancato la consegna dell’Ambrogino d’oro a un altro dei suoi figli adottivi: Enzo Biagi.  Ora c’è un’occasione di riscatto. Nel 2009, dopo una raccolta firme on line e una mobilitazione popolare (organizzate da Annaviva e Gariwo), Palazzo Marino ha dedicato ad Anna Politkovskaja un albero nel Giardino dei Giusti al Monte Stella. Altre città italiane hanno seguito questo esempio (da Brescia a Genova). Oggi, noi firmatari di questo appello, chiediamo al Comune di Milano e al sindaco Pisapia di fare un passo in più, di mettere la città al pari di altre nel mondo, da Roma a Tbilisi, da Tolosa a Ferrara. Dedicando ad Anna Politkovskaja una via o una piazza della comune che tra pochi anni ospiterà l’Esposizione universale. Se davvero un vento nuovo soffia sulla “capitale morale”, crediamo che questa sia l’occasione giusta per dimostrarlo. A tutto il mondo. Per aderire, mandare una mail specificando nome, cognome e professione a questo indirizzo:
unaviaperanna@gmail.com

Il dito medio di Formigoni

Formigoni alza il dito medio ai contestatori che aspettano le dimissioni di Berlusconi e sfreccia via veloce. Il presunto statista di CL che aspira da una vita ad essere consistente si sbriciola davanti ai giornalisti e alle urla della gente. È la psicologia dell’uomo che si mostra alle inaugurazioni e ai suoi convegni ed è incapace di sostenere le proprie tesi di fronte alle critiche. I suoi comunicati stampa e le sue dichiarazioni degli ultimi mesi sono la fotografia del nulla sotto vuoto che vorrebbe fare il presidentissimo: parla di eccellenza lombarda, prova a posizionersi all’interno del proprio partito, chiede le primarie a chi gli ha rifilato l’igienista mentale fingendo di sapere cos’è la democrazia e poi ogni tanto tira un colpo al cerchio dando lezioni di sobrietà (lui, che si sposta in elicottero per essere puntuale e come un paperinik qualunque firma di nascosto la diaria senza essere in aula).
Eppure quel dito medio ci dice che il Formigoni celeste ha capito bene che ormai in troppi hanno affinato il fiuto per riconoscere i servi, le puttane e gli amici di troppi amici. E la maggioranza in aula di Regione Lombardia il presidente non ce l’ha più, e tanto meno l’aurea da autorevole amministratore che si è infilata in quel dito. Roberto Formigoni è l’eccellenza dell’epoca in cui per eccellere basta essere nulli: quella che premia parroci travestisti da sindaci (anche nel centrocentrosinistra più democratico) con il coraggio di un don Abbondio e con la politica che si fa più alle colazioni che dentro le aule.
Ora questo Consiglio Regionale non ha più senso di essere. E deve andare a casa. Perché anche qui ci sono i cuor di leone bipartisan che si arroccano per l’ultimo vitalizio e i quattro anni da nababbi ma il re lombardo è nudo. E (almeno in Lombardia) non ci vengano ad annoiare con la comoda bugia della responsabilità.

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Facce contro le mafie

Un volto contro le mafie, o meglio quarantuno. Fiorenza Stefani con la collaborazione di Marinella Pomarici – presidente dell’associazione «A Voce Alta» – sceglie 41 volti sorridenti di persone che quotidianamente operano nella e per la legalità in tutta Italia. La mostra fotografica, «Il mio sguardo libero. Volti per la legalità» sarà in esposizione da questo pomeriggio, 11 novembre, e fino al 20 dicembre, all’Archivio fotografico Parisio. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del Comune di Napoli, di Libera e della Federazione nazionale delle Associazioni antiracket e della Fondazione Pol.i.s. (Politiche Integrate di Sicurezza, per le vittime innocenti di criminalità e i beni confiscati) e della Fondazione Silvia Ruotolo, della Casa della Memoria di Brescia e del Comune di Brescia. Complimenti a Fiorenza, in attesa di correre a visitare la sua mostra. E grazie per l’onore di essere tra i 41.

Monti che ringrazia Marchionne e Gelmini

E il grande partito riformista allora è pronto? “[…]Questo arcaico stile di rivendicazione, che finisce spesso per fare il danno degli interessi tutelati, è un grosso ostacolo alle riforme. Ma può venire superato. L’abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione, verrà un po’ ridotto l’handicap dell’Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili
(Mario Monti, Corriere della sera, 2 gennaio 2011)