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arianna ciccone

L’orrore delle bugie su Parigi

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Arianna Ciccone e tutti quelli che scrivono per Valigia Blu hanno cominciato da tempo una battaglia per ottenere dal giornalismo anche un po’ di serietà. Sembrerebbe una questione simpatica scritta così se non fosse che sulle false notizie che rimbalzano su tutti i socialcosi del mondo stanno contribuendo a minare una credibilità già piuttosto pericolante dopo anni di servilismi e scendiletto. Per questo vale la pena investire qualche minuto nel post in cui si stila un veloce elenco delle bugie più grosse raccontate sui fatti di Parigi (che dovrebbero avere anche l’aggravante di apologia al lutto) e l’articolo (tradotto) di Claire Wardle sulla necessità di un debunking in tempo reale che i media devono riuscire a fare in tempo reale.

Sono riflessioni che farebbero bene a tutta la categoria.

Detto da un abusivo, poi. Che sono io.

Scambiare una tensione per twitter

Secondo Twitter non ha affatto influenzato le scelte politiche, è un alibi per chi, tra i politici (anche forse tra i giornalisti) usa questa interpretazione. Su Twitter in rete si esprime una parte (ancora modesta) dell’opinione pubblica, purtroppo irrilevante rispetto alle dinamiche politiche. I politici non sono in ascolto nemmeno dentro questi “ambienti” digitali. Figuriamoci se si facevano guidare, influenzare dalla pressione di alcune persone che esprimevano il proprio dissenso a colpi di tweet. La verità è che è esplosa una tensione – che ha radici antiche evidentemente – all’interno del Pd. Se twitter avesse influenzato l’elezione ora avremmo Rodotà come Presidente della Repubblica.

Arianna Ciccone, intervistata qui.