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centro documentazione teatro civile

Tra teatro civile, memoria e impegno: sabato ci vediamo nel nostro Piccolo Nebiolo

Per il nostro piccolo e impegnativo (e impegnato) Centro di Documentazione Teatro Civile ci vediamo sabato con Daniele Biacchessi, Tiziana Di Masi, Massimo Priviero (e me) per discutere della bella iniziativa dell’Associazione Arci Ponti di Memoria.

In tempi bui di cultura e teatro forse è davvero il momento di fermarsi a pensare, pensarci e ripensarci se è il caso. Ci si vede lì.

Ecco il comunicato del nostro Piccolo Teatro Nebiolo:

Il prossimo appuntamento con la Stagione del Teatro Nebiolo è SABATO 1 DICEMBRE alle ore 21:00. DANIELE BIACCHESSI, GIULIO CAVALLI, TIZIANA DI MASI E MASSIMO PRIVIERO, diversi ospiti insieme a Tavazzano che, partendo dalle esperienze di teatro, musica e giornalismo, racconteranno il progetto dell’associazione “Ponti di memoria”. Una serata per riflettere sul valore della memoria.

Partendo dal lavoro svolto dal Centro di Documentazione per il Teatro Civile, dagli incontri organizzati, dai temi affrontati, discussi e approfonditi, non poteva mancare a Tavazzano una serata dedicata al valore della memoria. Prendendo spunto dalla nascita dell’Associazione Ponti di Memoria, il Nebiolo dedica una serata alla memoria, strumento fondamentale per leggere e rispondere agli stimoli che ci offre il presente. Memoria storica, ma anche impegno civile e sociale, ne parleranno con il pubblico il giornalista e autore Daniele Biacchessi (presidente della neo nata Associazione), Giulio Cavalli e Tiziana Di Masi che si soffermeranno sulla propria esperienza teatrale e il musicista Massimo Priviero.

Vi aspettiamo SABATO 1 DICEMBRE ore 21:00 – Incontro Centro di Documentazione per il Teatro Civile

Ponti di Memoria Con Daniele Biacchessi, Giulio Cavalli, Tiziana Di Masi E Massimo Priviero

Ingresso libero INFO: Teatro Nebiolo, Tavazzano Con V. (Lo) Via 4 Novembre, Snc. BIGLIETTERIA: orario per informazioni e prenotazioni LUN/VEN dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. RECAPITI: tel. 0371.761268, cel. 331.9287538, m@il info@teatronebiolo.org  sito www.teatronebiolo.org

 

 

Cambiamento climatico, questo sconosciuto

E’ stata una bella serata interessante e formativa quella con Stefano Caserini al Teatro Nebiolo per sfatare i miti sui cambiamenti climatici e provare ad analizzare il tema più a fondo. Qui il video completo della serata con la descrizione.

Tutti ne parlano, a volte a torto, altre a ragione. Quali siano davvero gli effetti e le cause del riscaldamento globale, però, è spesso materia ignota ai più. E, tra i non addetti ai lavori, circolano vere e proprie leggende alimentate da tanta cinematografia moderna e catastrofista e su cui l’ingegnere ambientale Stefano Caserini, lodigiano doc, dottore di ricerca in ingegneria sanitaria e titolare del corso di mitigazione dei cambiamenti climatici del politecnico di Milano, non potrà fare a meno di sorridere. È lui il primo ospite della rassegna di incontri del Centro di documentazione per un teatro civile del teatro Nebiolo di Tavazzano, in programma per questa sera alle 21 nella sala via IV Novembre. Tutti ad ingresso gratuito, gli incontri sono ormai un appuntamento fisso della stagione del Nebiolo e nel corso degli anni hanno ospitato scrittori, magistrati, attori; voci “impegnate” con l’intento di svegliare la coscienza critica dello spettatore. Ad aprire il cartellone del nuovo anno, ci sarà una serata a metà tra il racconto scientifico e le riflessioni ironiche dal titolo Il riscaldamento globale. Questo misconosciuto… e a cui prenderà parte anche il direttore artistico del Nebiolo, Giulio Cavalli, in veste di interlocutore sul palco. Un racconto che muoverà i primi passi attraverso una spiegazione semplice del problema dei cambiamenti climatici per poi passare agli atteggiamenti dell’opinione pubblica sul tema, passando dagli estremi del negazionismo all’esagerato catastrofismo attraverso articoli di giornale, dati, brevi video e spezzoni di film con cui si spiegherà, in modo anche ironico, la grande dimensione etica del problema climatico. E che riguarda, in larga parte, le generazioni future che si troveranno dinnanzi a un pianeta con un clima profondamente diverso da quello attuale. Se la responsabilità umana sulla “crisi climatica” è chiarissima alla comunità scientifica, è ancora ampia la diffusione di argomentazioni che negano la sua esistenza. Il risultato? Il pianeta “ribolle” anche se fuori dalla finestra nevica, anche se l’uomo non se ne accorge e continuerà a farlo fino a che le conseguenze nei prossimi decenni non sfoceranno in cambiamenti pericolosi che non potranno più essere ignorati. Da qui l’idea di affrontare nella serata anche la necessità delle piccole, e grandi, azioni quotidiane per offrire il proprio contributo e invertire la tendenza.