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cosa rossa

Partiti senza blocco sociale

Una premessa: forse sto invecchiando male, nel senso del ringrinzirsi piuttosto che del mettere da parte cose e memoria, ma davvero mi chiedo se sul serio, dico se davvero sono convinti, se lo pensano con sicumera che la creazione di un gruppo parlamentare possa avere un peso nella sensazione politica di questo Paese. Se gente con spessore come Fassina o ancora di più D’Attorre si è impolistirolata lì dentro perdendo il nesso tra la vita reale, quella della politica sentita nella quotidianità delle soluzioni che si fanno più difficili o delle difficoltà quotidiane, quella dove un simbolo o una sigla sulla carta intestata di Camera e Senato pesano per il niente che sono, solo carta intestata.

È nato un gruppo di cui per ora sfugge il nome e di cui sappiamo solo che ha il terrore di apparire come quelli che “dicono solo no”. E festeggiano, pure. In un Paese che oggi è stato immobile ad origliare le scoregge del Motomondiale. Mentre la sinistra si infila in un accanimento terapeutico. La sinistra. Pensa te che contrappasso.

La “Cosa rossa”, slavata, con un retrogusto di PD

l43-fassina-bersani-vendola-150507205424_mediumVoglio essere franco e, per favore, permettetemi anche di non affaticarmi troppo nel fingermi educato: questa “Cosa rossa” che starebbe nascendo tra Fassina, ex M5S e Sel è  irricevibile anche solo a pensarla. Vorrebbero convincerci (loro) che nonostante tutto il PD sia l’ancora con cui arrivare a governare e mentre partoriscono un suicidio organizzato vorrebbero anche convincerci di averne tutte le ragioni. Fassina esce dal PD per condizionare meglio il PD. Contento lui. SEL ogni giorno ci avvisa quanto sia di destra Renzi e poi scodinzola dietro al PD per avere uno spazietto su Milano, Cagliari e Roma; in pratica ci vorrebbe convincere che sono dei malfattori quando non si alleano con loro, una cosa così. Alcuni ex 5 stelle si accorgono di essere di sinistra ma di sinistra filogovernativa con questo governo praticamente di destra.

Insomma tutti contro il PD ma attaccati alla mammella democratica. Fatemelo dire: giù il cappello a chi su questo almeno ha le idee chiare. Bravo Civati a dire che la rottura è rotta per davvero. In mezzo a tutti questi mimi ostici a Renzi ma da mimi.