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Elezioni 2013

Il 2006, così semplice. Così rassicurante.

nutella_moretti_mediumEcco, in questo cascame di informazioni parziali, la prima pagina di ieri di Libero – che ha pubblicato la fototessera dei consiglieri regionali del centrosinistra lombardo additandoli come impresentabili poiché ‘incorporati’ nell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari regionali (tra l’altro sbagliando, inserendomi come spiegato qui) – è il colpo sotto la cintola che ci si aspetterebbe sempre da soggetti come Belpietro e Sallusti. Il problema è che il linguaggio del sospetto ci ha inquinati tutti quanti, e allora se un consigliere regionale, per i suoi spostamenti legati alla propria attività istituzionale, prende il taxi, diventa subito colpevole di un vizio capitale: aver usurpato denari pubblici. “Si paghi il taxi con i propri soldi”, è l’immediata equazione. Ed è un linguaggio che tracima e investe Repubblica, il Corriere, tutti. Chi legge o ascolta vuol scandalizzarsi per qualcosa. Chi scrive o conduce talk show non ha interesse alcuno ad approfondire. Poco importa se si passa sul cadavere di persone oneste e che si sono battute per eliminare il vitalizio. Poca importa la biografia del singolo consigliere. La Nutella è quella cosa che si ‘spalma’, anche sui rimborsi disonesti. Abbiamo trascorso mesi a condannare l’antipolitica. In pochi dicevano di non chiamarla così. Che quel ‘sentimento’ di indignazione è un motore che produce consenso verso chi condanna. Adesso l’hanno capito tutti. E l’antipolitica è diventata un comodo rifugio, in questa campagna elettorale. E’ comoda perché produce interesse senza troppi sbattimenti, fa vendere copie, fa aumentare i consensi. “Sono tutti coinvolti”, “sono tutti uguali”. Quindi perché dovrei cambiare (il mio voto)?

Il 2006, così semplice. Così rassicurante.

via Yes, political!

Cercasi ostinati “digitali” #davvero

ostinazione1Continuiamo la nostra campagna elettorale a “filo d’erba” consumando suole piuttosto che suolo e raccontando cosa abbiamo fatto, cosa vorremmo fare e cosa ci propongono di fare. Ogni campagna elettorale è una tournée politica e umana con l’ascolto sempre in scena. In molti mi chiedono come dare una mano anche se lontani, come sostenerci anche non potendo votarci e oggi vi proponiamo una possibilità. Ringraziando chi vuole esserci, con noi:

OSTINATAmente Smoderati, #davvero. Anche sul web.

Per vincere abbiamo bisogno anche di te. 
Ogni giorno, con una semplice azione, puoi contribuire in modo determinante a far conoscere il programma di Giulio Cavalli su Facebook, Twitter e alle tue reti di contatti.

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Grazie.
 
Info: 
Elena Bellini
cell. 347.0602574

Se mi sostiene Pippo (Civati)

20425_10151244441502756_400852630_nNella prossima legislatura della Regione Lombardia ci mancherà Pippo Civati. Niente di grave, eh, piuttosto una sua “partenza” per Roma che può fare solo bene alla qualità del Parlamento che verrà e che sicuramente può essere un canale importante per i bisogni, l’ascolto e i progetti dalla Lombardia. In questi due anni e mezzo io e Pippo abbiamo condiviso moltissimi passi politici mentre il Formigonismo ci marciva sotto le scarpe e la politica diventava orgia tra gossip, vizi privati e lobby snaturate. Abbiamo provato ad accendere la luce su cultura e territorio quando ancora sembravano argomenti tabù di qualche nostro giovanilismo di troppo, abbiamo fatto insieme la campagna elettorale del 2010 parlando di mafie e antimafie quando tutti giocavano a fare i rassicuratori a tutti i costi. Ci dicono in molti che l’amicizia in politica sia dannosa e controproducente per i meccanismi di consenso che hanno bisogno di essere anaffettivi: sbagliano. Ed è una soddisfazione vedere smentita questa ipotesi. Con Pippo abbiamo discusso (a volte anche a voce alta) su una politica che possa essere presa terribilmente sul serio partendo dalle idee e dai progetti con l’entusiasmo e la misura, abbiamo coltivato il valore di uno “stare insieme” che faccia rete al di là dei personalismi e delle sigle e ci siamo impegnati a tenere la barra dritta, sempre.

Per questo la vicinanza e l’amicizia di Pippo per le elezioni regionali del 24 e 25 febbraio che possono davvero cambiare la Lombardia mi onora. Perché è un altro passo di un cammino che vogliamo fare. #davvero

Le politica dentro le liste, per pensare un’altra Lombardia

elezioni-schede_interna-nuovaMi permetto un piccolo consiglio ad Ambrosoli e in generale a tutti i partiti della nostra coalizione: la stesura delle liste è il momento politico più “manifesto” e pericoloso per l’imprimatur della Lombardia che stiamo pensando sul campo dell’etica, della discontinuità e delle lobby di tutti i differenti colori.

Dico questo perché qualcuno mi aveva dato del visionario quando avevo parlato di un peso specifico elettorale della ‘ndrangheta in Lombardia del 4% e il pm Gratteri mi corregge di un punto percentuale parlando addirittura del 5%.

Il tema antimafioso è un tema serio e pericoloso che ha bisogno di modalità completamente differenti rispetto alle solite che hanno già ampiamente dimostrato di non funzionare. Il disfacimento di Formigoni è entrato nella sua fase irreversibile con l’arresto dell’assessore Zambetti accusato di avere comprato voti della ‘ndrangheta e non ci può bastare (o almeno a me no, di sicuro) esserne usciti indenni e avere acquisito una credibile narrazione.

Per questo sarebbe utile pubblicizzare le novità introdotte nel metodo di compilazione delle liste (se ci sono) e sottolineare la cura e l’attenzione di questo momento politico. Anche perché loro (i mafiosi) e gli altri (i cittadini disposti a vendere il proprio voto che troppo spesso ci dimentichiamo) sono là fuori indipendentemente da Zambetti & co e di solito votano chi ha più possibilità di vincere. Appunto. E magari sarebbe il momento buono anche per adottare da subito il codice etico che già avevamo proposto come punto del programma elettorale. Davvero.