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ernest hemingway

Si, posso

Fuori dalla stanza, in corridoio, dissi al dottore: “C’è qualcosa che possa fare stanotte?”.
“No, non c’è niente da fare. Posso accompagnarla in albergo?”.
No, grazie. Rimarrò qui un momento.”
“So che non c’è niente da dire. Non so dirle…”
“No”, dissi, “non c’è niente da dire”
“Buona notte” disse. “Non posso accompagnarla in albergo?
“No, grazie.”
“Era l’unica cosa da fare” disse. “L’operazione si è dimostrata…”
“Non voglio parlarne” dissi.
“Vorrei accompagnarla in albergo.
“No, grazie.”
Si avviò in corridoio. Mi avvicinai alla porta della stanza.
“Non può entrare, adesso” disse un’infermiera.
“Si, posso” dissi.
“Non può ancora entrare.” “Vada via” dissi. “Anche quell’altra,”
Ma quando le ebbi fatte uscire ed ebbi chiusa la porta e spenta la luce non servì a niente. Fu come salutare una statua. Dopo un po’ me ne andai e uscii dall’ospedale e ritornai a piedi in albergo nella pioggia.

(Ernest Hemingway – Addio alle armi)

Da giovane ero disperata della mia ignoranza (Fernanda Pivano)

Fernanda_PivanoSe ho sbagliato perdonatemi: i sogni sono quasi sempre sbagliati, mi dicono. Eppure io non riesco a dimenticare la lezione forse più importante che mi ha dato il mio indimenticabile maestro Ernest Hemingway: “Ho fatto una pace separata”. (da Ho fatto una pace separata, Dreams creek Production)

Mancherà anche al Teatro, Fernanda. L’America sul palco è un suo nipote coccolato e vivace come lei.