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esasperati

I medici ci sono ma non possono medicare

Vi è capitato di leggere il sottopancia durante una qualche trasmissione televisiva in cui lo Stato cerca urgentemente medici disponibili per riuscire a arginare la difficile situazione degli ospedali italiani? Quante interviste a primari o direttori di ospedali avete ascoltato in cui lamentano la mancanza di personale in corsia per riuscire ad assorbire la pandemia? Avete letto o visto di terapie intensive che sono già attrezzate ma non riescono a partire perché manca il personale sanitario?

Da oltre due mesi più di 23mila medici sono parcheggiati, inutilizzati, bloccati dal Consiglio di Stato che ha accolto l’appello cautelare del ministero dell’Università contro i ricorsi dell’ultimo bando e così nonostante il cronoprogramma prevedesse l’entrata in servizio con l’assegnazione del luogo di lavoro per migliaia di medici oggi rimane tutto fermo, tutto appeso.

La prova per i 24mila candidati avrebbe dovuto svolgersi a luglio ma si è riusciti a farla solo il 22 settembre. L’elenco degli ammessi avrebbe dovuto essere pubblicato alle 12 del 5 ottobre ma l’enorme mole di ricorsi ha spostato tutto al 26 ottobre. Non si muove nulla per un mese finché l’elenco definitivo non viene stilato il 23 novembre. Il giorno successivo il Mur pubblica anche la tabella riepilogativa per la scelta della sede, l’assegnazione e l’immatricolazione: 1 dicembre chiusura della fase di scelta per i candidati, 3 dicembre pubblicazione delle assegnazioni alle Scuole di specializzazione, entro il 10 dicembre immatricolazione dei futuri specialisti, 16 dicembre pubblicazione degli esiti delle immatricolazioni per ciascun candidato, ovvero il via libero definitivo alla presa di servizio. E invece? E invece niente. Tutto rimane in sospeso.

E sapete perché ci sono così tanti ricorsi? Perché il ministero ha compiuto un errore nella compilazione del bando che escludeva determinati titoli dal punteggio generale. L’errore sbagliato nel momento sbagliato. I medici sono esasperati. Immaginatevi noi a leggere notizie così.

Buon lunedì.

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Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.

Cari esasperati, qualche consiglio per esasperarsi davvero

Sta bene su tutto, come il cacio sui maccheroni, come il “non sono razzista ma” o come il “e allora il Pd?”: gli esasperati sono una nuova forma autoctona organizzata che si arroga il diritto di compiere reati di diversa gravità (che siano verbali, fisici e comunque sempre intrisi d’odio) parandosi dietro a una voglia rivoluzionaria di giustizia e di libertà. Giustificati dalle ingiustizie. Dicono così.

Sono esasperati gli italiani che non perdono occasione per prendersela con i neri: hanno il diritto di essere spaventosi (dicono loro) perché sono terribilmente spaventati. Non è colpa loro se non ce la fanno più (dicono loro) e quindi hanno il diritto di trasformarsi da presunte vittime a sicuri carnefici. “Non credi che se gli italiani improvvisamente sono diventati razzisti la colpa è di questi stranieri che delinquono?” mi chiedeva ieri un astuto commentatore con la bandierina italiana accanto al nome e un filotto di simboli fascisti. No. Non credo.

Però questa mattina potrei sforzarmi di seguirvi nel vostro ragionamento contorto. Anzi, posso fare di più e porvi qualche domanda. Cari esasperati, quanta esasperazione vi deve esasperare per accogliere a uova in faccia i malavitosi di qualche clan di una a caso delle mafie italiane che vengono a chiedervi il pizzo? Cari esasperati, non vi esasperano abbastanza i vostri connazionali primi al mondo per turismo sessuale sui minori, quei pedofili estivi che poi vi raccontano al ritorno le loro avventure sessuali con bambine dell’età di vostra figlia? Cari esasperati, quando pensate di esasperarvi quel che basta per organizzare le ronde contro i corruttori e i corrotti che tirano i fili accomodati su poltrone da classe dirigente delle vostre università, dei vostri ospedali, dei vostri lavori pubblici, dei servizi che non funzionano per sfamare i corrotti, dei ponti che crollano o delle gallerie che non si tengono in piedi per il lucro sui materiali?

Cari esasperati, ci fate un fischio quando vi esasperate contro il vostro amico che evade le tasse ma offre sempre almeno un giro di aperitivi? Cari esasperati, quanto fastidio vi procurerebbe sapere che qualcuno ci deve restituire 49 milioni di euro e invece si gode la bella vita con i vostri soldi (per i difensori ad oltranza di Salvini: Umberto Bossi, senatore candidato dal segretario Salvini e eletto e pagato con i vostri soldi)? Cari esasperati, davvero vi esaspera di più il piccolo spacciatore nero sotto casa vostra della lobby capitalista? Cari esasperati, davvero il nigeriano vi ha impoveriti andando a lavorare da schiavo per il vostro ex datore di lavoro disposto a tutto pur di risparmiare due soldi alla faccia dei diritti? Perché non riuscite a prendervela con lui? Cari esasperati dai 35 euro e dai venditori di braccialetti in spiaggia lo sapete quanti immigrati servirebbero per fare un miliardo di euro? Sono i soldi che Apple ha evaso in Italia (ha patteggiato per 318 milioni, per dire). E ce ne sarebbero altri mille di esempi così.

Sapete perché vi esasperate solo con i disperati? Perché è vigliaccamente facile, solo per questo. E vi illudete di fare la rivoluzione ma state solo facendo il solletico al tallone del potere.

Buon mercoledì.

Il mio #buongiorno lo potete leggere dal lunedì al venerdì tutte le mattine su Left – l’articolo originale di questo post è qui https://left.it/2018/08/01/cari-esasperati-qualche-consiglio-per-esasperarsi-davvero/ – e solo con qualche giorno di ritardo qui, nel mio blog.