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femmicidi

In piedi signori, davanti a una donna

” Per tutte le violenze consumate su di Lei, per tutte le umiliazioni che ha subìto, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le ali che le avete tagliato, per tutto questo: in piedi Signori, davanti a una Donna!” ( W. Shakespeare )

Quando il maschio si fa bestia

Vanessa Scialfa, vent’anni appena, è stata strangolata e poi buttata da un cavalcavia dal suo ragazzo perché avrebbe pronunciato per sbaglio il nome del suo ex. Delle altre, come Fabiola Speranza, Rosetta Trovato o Enza Cappuccio, nessuno ricorda nemmeno la storia. E’ una scia di sangue senza fine e dalla progressione agghiacciante, la violenza sulle donne: 119 quelle uccise nel 2009, 127 nel 2010, 137 nel 2011, già una sessantina nel 2012. In media più di una ogni tre giorni. 

Un’emergenza a tutti gli effetti, che però non pare essere percepita come tale nel Paese che fino a trent’anni fa nei processi ancora concedeva le attenuanti al delitto d’onore. Non solo: l’attenzione è rivolta quasi esclusivamente alle vittime dei maltrattamenti, sebbene solo intervenendo anche sugli autori possa esserci vera tutela.

Un articolo di Paolo Fantauzzi (e una riflessione da costruire sul serio) su L’Espresso .