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giuseppe tornatore

Chissà se riusciremo mai a parlare seriamente di molestie in Italia

Leggetevi Claudia Torrisi su Vice:

 

«La storiella dell’uomo cacciatore porta spesso le donne ad accettare non solo limitazioni della propria libertà, ma anche vere e proprie molestie senza darci troppo peso, ché ci sono questioni più serie nella vita e tutto sommato questo è l’ordine delle cose. Del resto, come sostiene la scrittrice femminista nigeriana Chimamanda Ngozi Adiche, parlare di genere è “un argomento che crea disagio, a volte persino irritazione,” e “pensare di cambiare lo status quo è sempre una scocciatura.”

In un’intervista sul Giorno, ad esempio, Alba Parietti ha spiegato che “le denunce contro i molestatori vanno fatte e queste persone vanno fermate. Ma andare a pescare nel torbido, se non ci sono situazioni gravi, non è giusto. Pazienza se una volta hai messo la mano sul culo. Ora gli uomini sono presi di mira.” Sulla stessa linea Sandra Milo, raccontando di essere stata “toccata mille volte,” ha detto che “è anche vero che adesso, con tutta questa campagna anti-uomini, non ci toccherà più nessuno.” Nel difendere Tornatore, infine, la managing director di una società di produzione con cui il regista ha spesso collaborato ha dichiaratoche quello che accade appartiene “alla notte dei tempi,” e “fa parte del gioco tra uomo e donna”: “Un conto è aggredire e violentare una persona, un altro è mettere in croce la gente per qualcosa che è sempre esistito.”

E in effetti, scrive Gasparrini, il patriarcato da secoli si affanna “a raccontare che gli uomini sono ‘per istinto’ cacciatori, violenti, insensibili, votati alla lotta e alla prova di forza, attratti dal potere e dal vertice delle gerarchie, economiche politiche o sociali che siano.” E lo fa per uno scopo ben preciso: “perpetuare se stesso, come storicamente ha fatto qualsiasi sistema di potere prima di essere rovesciato da un altro.”

È indubbio che qualcosa stia cambiando. Questo sollevarsi di denunce e prese di coscienza è dunque il preludio di un rovesciamento? Chi può dirlo. Di certo non esiste nessuna “caccia alle streghe” o campagna anti-uomini. Al contrario, c’è un sistema di potere e abusi che mi sembra goda di ottima salute, almeno finché in Italia si parlerà in questo modo di molestie sessuali.»

 

(è tutto qui)

“Ma vero c’è il mondo?”, non ci credo che c’è il mondo, sono farfanterie

Pastore: Io faccio il pastore, questo ci posso dire.
Giuseppe Romolo Morelli: Perfetto, parla da’ pastorizia.
Pastore: La cosa bella di essere pastore è che con le stelle ci ragiona. I paesani non li talíano mai alle stelle, invece il pastore, in campagna, di notte, è diverso. Io dalle volte guardo le stelle e parlo: “Ma vero c’è il mondo?”, non ci credo che c’è il mondo, sono farfanterie. Lo penso pure quando talío un coniglio ammazzato. L’occhio pare sempre vivo e mi talía, come quando si talía un quadro. Io una volta l’ho visto un quadro, e pure che mi muovevo di una parte e dall’altra talíava sempre a me.

(L’uomo delle stelle, 1995)