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Riscopriamo il gusto di essere differenti

CAV (2)

da LegnanoNews

Sel chiude la sua campagna elettorale al Circolone di Legnano.

Avete ventiquattro ore prima del voto, vorrei che riusciste a riscoprire il gusto di essere differenti“: così Giulio Cavalli, attore-giulalre candidato alle regionali, ha concluso il suo spettacolo “Nomi, cognomi, infami” preceduto da un dibattito aperto con la candidata alla Camera, Rosanna Pontani, coordinatrice del circolo legnanese di Sinistra Ecologia e Libertà.

Nel suo irriverente monologo, Cavalli ha usato la risata come arma antimafia: “Gomorra è già qui – ha detto il politico-arlecchino – è arrivato il momento di essere partigiani e di scegliere da che parte stare: chi è indifferente è colluso. Sono certo che anche la politica può  fare molto; con una mozione abbiamo dato una borsa di studio alla figlia di una testimone di giustizia seviziata uccisa, a Milano, non nel profondo Sud

Nel dibattito che ha preceduto lo spettacolo Cavalli ha ricordato quanto fatto negli ultimi anni: “Cosa ha fatto la Sinistra? – si domanda il candidato – Chiariamo che a volte in politica conta apparire, ma in questo particolare momento serve soprattutto modificare. Ricordo che sono stato il primo firmatario della legge sulla cultura della legalità, non solo, ho cercato sempre di occuparmi di ambiente, allargando il giro d’azione, in maniera molto aperta e anche qui ricordo la legge sul consumo del suolo, ci siamo anche impegnati sulla legge antimafia. Un piccolo appunto lo vorrei fare, vorrei ricordare che il modello di Formigoni non sempre si è rivelato così valido anche se sembrava solido“. Per Cavalli questo è il momento giusto per cambiare: ” dobbiamo proporre un’ alternativa ed in questo quadro politico è possibile – ha assicurato –esistono anche dei modelli politici diversi dalla tradizione, noi dobbiamo raccontare che esiste una Lombardia diversa!.

L’attore, nel rispondere a una  domanda ha quindi dato il suo giudizio sul consiglio regionale e ha spiegato come è cambiata la sua attività: “Direi che ora lavoro molto e dormo poco – ha risposto Cavalli –  Io mi occupo anche di teatro. Ebbene, politica e teatro sono molto simili e in quanto al mio ruolo, accetto sempre di essere giudicato. Gramsci dichiarò che il più grande lavoratore è un drammaturgo e quindi spero di esserlo. I problemi di questo consiglio regionale, poi, sono sostanzialmente due. In primo luogo ci troviamo di fronte a leggi troppo difficili che vengono purtroppo votate con facilità e in secondo luogo c’è uno scollegamento tra la realtà sociale e la classe politica“.

Infine, un commento su Umberto Ambrosoli:  “Il nostro candidato Presidente riesce a parlare a tutti con chiarezza. Tutti noi abbiamo interesse che sia lui il vincitore“.

Alessandra Faiella