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marcello coffrini

A proposito: ecco cosa diceva il PD del sindaco di Brescello. Sciolta per mafia.

Coffrini

A futura memoria, anche perché il comune è stato sciolto per mafia, primo in Emilia romagna, un bel record:

«Il Circolo del Partito Democratico di Brescello prende pertanto nettamente le distanze dalle dichiarazioni del primo cittadino fatte nella nota video intervista alla Web-Tv della associazione Cortocircuito, politicamente e culturalmente inaccettabili in relazione al suo ruolo istituzionale, per la sensibilità doverosa, richiesta e necessaria a tutti gli Amministratori PD, come già espresso dalla Federazione Provinciale del Partito Democratico di Reggio Emilia in comunicati precedenti.

Affermiamo tuttavia che siamo pienamente convinti della trasparenza e della piena onestà dell’intero operato politico e istituzionale dell’amministrazione comunale attuale e degli ultimi anni: l’ex Sindaco Giuseppe Vezzani della Lista Civica Pasquino, appoggiata dal Partito Democratico, ha fatto infatti parte del gruppo di lavoro sul tema della legalità istituito dalla amministrazione provinciale, collaborando fattivamente e attivamente al contrasto del fenomeno di infiltrazione mafiosa nelle amministrazioni comunali, siglando un protocollo d’intesa con la Prefettura di Reggio Emilia per la prevenzione dei tentativi d’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici, in collaborazione con l’allora prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro.

Non abbiamo perciò alcun motivo per dubitare dell’onestà del Sindaco Marcello Coffrini, che ribadiamo ha compiuto gravi ingenuità e leggerezze in relazione al suo ruolo di primo cittadino, ma nella cui rettitudine confidiamo pienamente: non sussistono ad oggi atti giudiziari di alcun tipo che possano far pensare a collusioni o infiltrazioni mafiose.» (16-04-2015)

Contrordine compagni! Il sindaco di Brescello è salvo.

Coffrini

È un barzelletta che non fa ridere per niente: avevamo detto che il sindaco di Brescello sarebbe stato sfiduciato (qui) dopo l’esibizione di ignoranza e sprovvedutezza sui mafiosi suoi concittadini e invece niente. Tre consiglieri del PD l’hanno salvato. Ora si attende la decisione del Ministero sull’eventuale scioglimento per mafia del comune. Ah, se la Bindi ha bisogno del suo numero di telefono io ce l’ho. Eh.

Caro PD, il sindaco di Brescello è un ignorante colpevole. Avvisatelo.

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C’è questa intervista di Marcello Coffrini a Il Resto del Carlino che grida vendetta. Marcello Coffrini, per intendersi, è quel sindaco di Brescello smascherato dai bravissimi ragazzi di Cortocircuito che in un documentario ebbe la bella idea di spendere parole d’elogio per il boss Francesco Grande Aracri (trovate tutto qui) scusandosi poi dicendo che “non sapeva”, “non voleva” e ripetendo il solito mantra “il paese non è mica mafioso”.

Insomma, Marcello Coffrini è il tipico sindaco del nord che fa pagare la propria ignoranza in tema di criminalità organizzata ai propri cittadini. Per questo leggendo la sua intervista in cui si promette di non dimettersi e restare sindaco “per difendere il paese” dimentica il concetto più importante: è incapace e inetto nella difesa del suo paese. Ce l’ha dimostrato la sua storia recente. Diteglielo.

(Ah, il discorso ovviamente vale anche per Rosa Capuozzo a Quarto e per le decine di sindaci pericolosamente ingenui che infestano l’Italia)