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marco rusconi

La brutta aria di ‘ndrangheta e politica dalle parti di Lecco

Finalmente a processo:

La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato per 10 persone, tra cui il presunto boss Mario Trovato, fratello dello storico ‘patriarca’ della ‘ndrangheta lombarda Franco Coco Trovato, l’ex consigliere comunale di Lecco, Ernesto Palermo, e l’ex sindaco di Valmadrera (Lecco), Marco Rusconi. Tutte persone arrestate lo scorso aprile in un’inchiesta che ha fatto emergere presunti contatti tra la mafia calabrese e rappresentanti delle istituzioni nella zona del Lago di Como.

Nell’ambito delle indagini, coordinate dai pm Claudio Gittardi e Bruna Albertini e condotte dal Nucleo di polizia tributaria e dal Gico della Gdf, lo scorso 2 aprile erano finiti in carcere, tra gli altri, l’allora consigliere comunale e l’allora sindaco. Il primo, Ernesto Palermo, eletto con il Pd e poi dal 2011 passato al gruppo misto, è accusato non solo di corruzione e turbativa d’asta, ma anche di estorsione e associazione mafiosa. Palermo, infatti, secondo l’accusa, faceva parte della cosca dei Trovato ed era uno degli “uomini nuovi” del clan e ne curava gli “interessi” nell’ambito dei suoi rapporti con altri “esponenti politici” e della pubblica amministrazione. E si sarebbe adoperato direttamente per far ottenere al clan la concessione dell’area comunale ‘Lido di Paré’ sul lago di Como, già oggetto in passato di una serie di attentati incendiari.

Per l’acquisizione della concessione, che doveva essere effettuata da una società dei Trovato in cui aveva investito anche Palermo, secondo l’inchiesta, sarebbe arrivata una mazzetta da 5 mila euro all’allora sindaco di Valmadrera, Rusconi (eletto con una lista civica appoggiata dal Pd), arrestato per corruzione e turbativa d’asta e molto attivo, prima di finire in carcere, in iniziative antimafia sul territorio. Ora la parola passa al gip di Milano Alfonsa Maria Ferraro che dovrà decidere se accogliere o meno l’istanza della Procura.

(Ansa)

Per la ‘ndrangheta destra e sinistra pari sono

Dopo l’arresto del sindaco di centrosinistra di Valmadrera Marco Rusconi ora davvero ci si aspetta la reazione del Partito Democratico. O no?

Terremoto a Lecco. Nelle prime ore di questa mattina gli uomini della Dda di Milano hanno arrestato dieci persone nel lecchese con l’accusa di associazione mafiosa, corruzione, estorsione e concussione. Tra i dieci in manette spicca il nome del sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, 37 anni e il consigliere comunale a Lecco,Ernesto Palermo. In carcere è finito anche Mario Trovatonoto personaggio di spicco di un clan della zona e già più volte condannato, ma anche tre imprenditori della zona, un immobiliarista, un commerciante d’auto e un artigiano, tutti lecchesi. L’operazione è partita nel 2009 e dopo innumerevoli intercettazioni ambientali e telefoniche si è conclusa in giornata.

L’operazione ‘Metastasi ha dimostrato il ‘‘connubio tra ‘braccia armate’ della ‘ndrangheta, addette alle estorsioni e ad altri atti di violenza, con esponenti delle istituzioni”. Lo ha spiegato il procuratore aggiunto Ilda Boccassini che ha coordinato le indagini assieme ai pm Claudio Gittardi e Bruna Albertini. ”Quel ramo del lago di Como non e’ poi cosi’ tranquillo”, ha commentato il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati.

IL PROFESSORE – Intercettato al telefono, il consigliere comunale Ernesto Palermo, insegnante in un istituto professionale e iscritto nelle liste del Pd (oggi appartenente a un gruppo misto in Comune), è risultato identificarsi con il clan dei Trovato. Al suo interlocutore diceva: “Siamo il nuovo gruppo dei Trovato a Lecco“. Lo spiega il pubblico ministero Claudio Gittardi, titolare dell’inchiesta “Metastasi” con il pm Bruna Albertini, dicendo che Palermo “parla da uomo di ‘ndrangheta” “si definiva eletto grazie ai voti del clan dei Trovato e dice che se al suo posto ci fosse stato il fratello Coco Franco Trovato (attualmente all’ergastolo, ndr) sarebbe diventato assessore”.

Mario Trovato infatti è fratello di Franco Coco Trovato in carcere con condanna all’ergastolo, ritenuto l’attuale reggente della locale di Lecco. Secondo Boccassini, la famiglia dei Trovato mantiene la sua influenza nel lecchese ancora a 20 anni di distanza dall’operazione Wall Street, famosa inchiesta degli anni Novanta sulla ‘ndrangheta in Lombardia.

Fra i vari episodi, Palermo avrebbe anche offerto ‘protezione’ a un imprenditore che stava aprendo un nuovo ristorante. Dopo che la sua proposta era stata rifiutata, spiega Gittardi, “sono stati sparati dei colpi di pistola nella notte contro il ristorante” e, in seguito all’attentato, Palermo ha provato a riproporre il suo ‘appoggio’ al titolare dell’esercizio. Il pubblico ministero ha sottolineato la pericolosita’ di soggetti come Palermo, “consigliere comunale e insegnante, perfettamento normo – inserito nella societa”.

Da consigliere comunale, Palermo si sarebbe occupato per conto del clan di acquisire “appalti e concessioni” e di intervenire per modificare il piano di governo del territorio per favorire gli interessi dell’ associazione mafiosa. Secondo l’accusa, inoltre, Palermo, che e’ anche accusato di estorsione, corruzione e turbativa d’asta, si sarebbe attivato per fare acquisire alla famiglia dei Trovato la concessione di un’area comunale sul Lido di Valmadrera, nel Lecchese. Secondo le indagini, per tale concessione, il sindaco di Valmadrera, Marco Rusconi, avrebbe intascato una tangente per circa 10 mila euro.

Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 17 immobili, tra abitazioni e box, 5 autoveicoli, quote di partecipazione in tre societa’, due bar e circa 700 mila euro distribuiti in otto depositi titoli.

(fonte)