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milazzo

Giullari e austeri censori. L’antimafia pop di Giulio Cavalli

da Antimafiaduemila.com

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di Pietro Orsatti – 30 giugno 2014
Ridendo, inevitabilmente. Di se stessi e della propria stanchezza. Come otto anni fa, quando si era più giovani e le prime minacce ci colsero di sorpresa e le esorcizzammo con una gran bevuta girando fino all’alba in una Palermo annichilita dallo scirocco. Ieri sera, sconcertati – come se fosse una novità – ci siamo salutati con frammenti di progetti che forse non si realizzeranno mai e il ghigno di chi sa che le cose vanno raramente dritte da apparire un miracolo quando riescono. Anche se se solo a metà come è avvenuto negli scorsi tre giorni a Milazzo.

Giulio Cavalli e il suo surreale circo concentrato in una sola voce un mezzo miracolo a Milazzo lo ha fatto. Ha stanato qualche centinaia di persone in tre giorni rendendole meno apatiche e silenti e rassegnate. Semplicemente sfigurando il potere con una risata, l’oscenità delle mafie mostrando il volto ridicolo di chi pretende di avere potere di vita e di morte. Tre giorni, non uno. Quelle poche persone non ancora del tutto anestetizzate dai rituali stilizzati della politica, dalla rassegnazione di una crisi che sembra infinita, da decenni di esercizio del potere letto come inevitabile. Un embrione di pensiero non omologato. Che si è mostrato, che c’è.
Sapevamo che era difficile aprire con Giulio la rassegna The Red Whale a Milazzo. Ma sepavamo che un pezzo di città avrebbe reagito,non per curiosità ma per complicità. All’atrio del Carmine venerdì con lo spettacolo Nomi, Cognomi e Infami (munnizza permettendo) e poi su a due passi da Capo Milazzo in una festa segnata da un piccolo ingorgo di paura e di cautela ma che è filata liscia nonostante la movida tamarra del sabato sera e poi ieri, ancora all’atrio, presentando il libro “L’innocenza di Giulio”. Non è passata inosservata la risata di Giulio e della Balena Rossa sbilenca e felicemente sfinita che hanno infettato di un salutare virus l’inerzia e la rassegnazione. Giovani, tutti, quelli che si sono “misturati” con Giulio. Consapevoli che la cultura non è un pranzo di gala.
Antimafia pop. Antidoto per chi crede che essere anti sia cosa di pochi e così impopolare da trasformarsi anche qui in esercizio di potere, anche se autoreferenziale. Non c’è nulla di popolare nell’elevarsi, da soli, a censori. Antimafia pop, si. Che il pensiero lo libera con un sorriso, con la fantasia, con un’immagine semplice in apparenza e rivoluzionaria poi.
Ringrazio non so chi, e qui la cosa si fa ancora personale, che otto anni di vita sotto minaccia non abbiano cambiato quella vena sbruffona e geniale di Giulio. Talmente travolgente da scuotermi fino a portarmi ad  accompagnarlo in scena con uno strumento che non suonavo da dieci anni.

Prima di volare a Milazzo dove la cultura non è un pranzo di gala

tumblr_inline_n7lybiSOT21sgwji6Domani sarà il primo dei miei tre giorni a Milazzo. L’iniziativa è organizzata dall’associazione The Red Whale e passa dalla messa in scena dello spettacolo Nomi Cognomi e Infami, un laboratorio di scrittura di due giorni e la presentazione del libro L’innocenza di Giulio e del nuovo progetto L’amico degli eroi.

Insomma credo che avremo molte cose da dirci nella cornice di una città bellissima.

Questo il comunicato degli organizzatori:

DAL 27 AL 29 Giulio Cavalli a Milazzo. Il teatro e il racconto, la testimonianza e l’ironia come forme di lotta alle mafie.

Venerdì 27 Giugno alle ore 21,00 va in scena, nell’Atrio del Carmine a Milazzo (ingresso sia da piazza Caio Duilio che dalla Marina Garibaldi), “Nome Cognomi e Infami”, uno spettacolo feroce e ironico che apre tre giorni di iniziative che ha come protagonista l’attore e scrittore Giulio Cavalli.

La tre giorni di Cavalli a Milazzo proseguirà il 28 e 29 Giugno con:

Laboratorio “La scrittura civile” all’interno della Villa Amalia Cumbo in Via Panoramica 47 nelle giornate del 28 e 29 ;

28 Giugno dalle ore 20:30: Aperitivo, narrazioni, immagini e musica (Villa Amalia Cumbo in Via Panoramica 47 );

29 Giugno dalle ore 20:30: presentazione del Libro “Innocenza di Giulio” (Pescheria). Nel corso di questa iniziativa di chiusura verrà anche presentato il lavoro di costruzione di uno spettacolo “prodotto dal basso” che Cavalli sta realizzando con centinaia di “azionisti” attraverso la Rete: “L’amico degli eroi” ispirato a Marcello dell’Utri

Per Informazioni www.theredwhale-blog.tumblr.com

theredwhale@yahoo.it

 

Perché Giulio Cavalli a Milazzo?

L’articolo di Pietro Orsatti:

Giulio Cavalli locandina web DEFINITIVAPiccolo, solo, rompiballe, testardo. Giullare per attitudine, feroce per necessità, brigante per gusto, poetico perché gli viene così. Siamo amici, da nni. Intermittenti nella vita, solidali senza porsi il problema se convenga o meno.
Giulio Cavalli lo conosco da prima che gli piovessero sul suo “crapone” norditsta le mattonate del potere. Quel potere lì che ha mille facce e sembra buono per ogni italica stagione. Collaborammo su alcune cose, innamorati del gusto di raccontare. Mi ricordo quando poteva girare senza avere un paio di agenti di scorta. Prima che la mafia (le mafie) trovasse intollerabile che un giullare ne mostrasse il volto grottesco e osceno. Non si può mica tollerare, quando si è mafiosi, il ghigno sbilenco di un teatrante che porta alla risata. Una risata vi seppellirà. E la mafia non ha nessuna propensione a essere messa in ridicolo. Brava gente i mafiosi, di sani e sanguinari principi, dove i piccioli sono serissimi, gli affari santi e il crimine una vocazione.  Una notte di quell’estate in cui qualche mafiosazzo prese la decisione di minacciare un attore di Tavazzano (quasi ridente paesotto a uno sputo da Lodi) ci prendemmo una sbronza colossale. Girammo fino all’alba  per Palermo con altri tre quattro disgraziati a ridere di quello che stava succedendo. Sudati, spaventati (era un’estate in cui saltavano per aria macchine, arrivavano  pizzini e proiettili, qualche burlone disegnava bare sui muri, giravano voci, ci si cagava sotto) ma soprattutto stupefatti. E’mai possibili che la mafia minacci di morte un attore? Anzi, di più, un giullare? In Italia si.
Giulio è scomodo, è un non allineato, è un rompiballe seriale. Ha fatto – sia ringraziato il cielo – una montagna di cazzate e incasellato  piccoli gioielli di teatro e narrazione. Non solo sulle mafie ma anche su di loro. In questi anni ha affinato arte e mestiere. E la solitudine di un passaggio in politica e della vita misurata da un paio di angeli custodi che lo accompagnano passo passo giorno dopo giorno da troppo tempo.
E allora questa idea di portarlo a Milazzo a fare parte di questo atto di brigantaggio culturale che è The Red Whale, dove gli artisti chiamati a partecipare non vengono solo a fare uno spettacolo e poi tanti saluti e via. Ma come l’abbiamo pensata noi artisti, testimoni, giornalisti per partecipare devono per forza di cose lasciare una traccia mischiandosi. E quindi: uno spettacolo, due giorni di seminario sulla scrittura civile e teatrale, una serata di chiacchiere, musica, cibo e quello che viene viene e poi un dibattito in riva al mare. Misturar, si dice in Brasile quando si raggiunge una buona e fruttuosa parceria (accordo) fra diversi. E con Giulio è obbligatorio e possibile.
Quindi il 27/28/29 Giugno apriamo il calendario di The Red Whale a Milazzo (ME) con lo spettacolo “Nomi, Cognomi e Infami”, con un seminario di due giorni sulla scrittura civile e la presentazione del libro “L’innocenza di Giulio” e altre robe che metteremo in piedi briganteggiando fra cielo e mare.