Chernobyl, provincia di Brescia: il ritorno
La trasmissione Presa Diretta dell’ottimo Riccardo Iacona ha alzato il velo sulla situazione bresciana. La stessa situazione che sul blog (e in Aula) avevamo più volte sollevato anche grazie all’aiuto del sempre puntuale Andrea Tornago. Basta farsi un giro sul blog qui per trovare gli indizi (forse sarebbe meglio dire le prove, forse) di un lavoro faticoso di politica e di informazione che per molti mesi i comitati, i cittadini e le associazione bresciane hanno sostenuto completamente inascoltati dalle istituzioni.
Oggi qualcuno mi diceva che “è vergognoso che queste cose vengano scoperte dalla televisione e nessuno ne parli”. Chi me ne parlava è una persona mediamente informata e politicamente responsabile: una persona sopra la media, verrebbe da dire, dal punto di vista dell’attivismo di cittadinanza.
Ecco, mi è venuto da pensare che forse abbiamo sbagliato anche noi, se non siamo riusciti a raccontare che quegli argomenti li abbiamo portati in commissione, in aula, negli uffici di Regione Lombardia con la costanza che abbiamo provato a mettere in campo. E forse è tempo di aprire una riflessione politica (ma seria) sulla rivalutazione del lavoro che in Aula e in Commissione i partiti (o i movimenti, fate voi) e i politici (che non sono tutti uguali, ahivoi) svolgono con piglio e professionalità. E allora smetteremo di giocare ai salvatori della patria, alle streghe, agli eroi e ai portatori di sogni e torneremmo a parlare di serietà dell’ impegno. E sarebbe una boccata di ossigeno per tutti.