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regione calabria

Finalmente, in Calabria.

Qualcuno decide di decidere una data per le nuove elezioni dopo l’arresto di Giuseppe Scopellitti. Sarebbe bello che fosse stato qualche partito con senso di responsabilità e invece, come spesso succede in questo Paese, è dovuto intervenire il TAR:

Le elezioni vanno fissate al più presto. Entro dieci giorni. ll Tar della Calabria ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di associazioni e ha imposto alla presidente facente funzione della Regione, Antonella Stasi, di stabilire quando i cittadini dovranno tornare alle urne. E questo dovrà avvenire entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza. I giudici si sono spinti oltre ed hanno già nominato il prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro, commissario ad acta nel caso in cui la Regione non emetta il decreto per fissare le elezioni. Il Prefetto, nel caso in cui dovesse scendere in campo, avrà a sua volta altri cinque giorni di tempo per indire i comizi elettorali.

La ‘ndrangheta che fa politica

Concorso esterno in associazione mafiosa. E’ questa l’accusa rivolta all’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra (Udc), indagato nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro che stamani ha portato all’esecuzione di numerose perquisizioni. Gli indagati, una quindicina tra cui l’ex sindaco e un ex consigliere del comune di Acri, sono accusati di aver favorito la cosca Lanzino di Cosenza, nella sua articolazione territoriale di Acri guidata da Giuseppe Perri. Secondo l’accusa, gli indagati avrebbero condizionato enti pubblici quali la Regione ed il Comune “avvalendosi dell’apporto di figure istituzionali quali l’assessore al ramo Michele Trematerra e l’ex sindaco Luigi Maiorano”. 

In particolare l’assessore Michele Trematerra, è accusato di avere posto in essere una serie di “condotte materiali e procedimentali amministrative a favore dell’associazione” mafiosa dei Lanzino ed in particolare a “favore degli imprenditori facenti parte della cosca e delle rispettive società”, oltre che a favore dell’ex consigliere comunale Angelo Gencarelli. La Dda contesta fatti avvenuti nel periodo tra il 2010 ed il 2013.

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