Mafiosi e imbecilli: si ustionano per bruciare un negozio
Le complesse indagini, che hanno portato agli arresti di Salvatore Benigno e Gianluca Califano entrambi ventiduenni bagheresi, sono cominciate nello scorso mese di luglio dopo due attentanti incendiari ai danni del medesimo commerciante.
Benzina, saracinesche incendiate in due distinti episodi, insomma il più classico degli scenari di estorsione di tipo mafioso. Il titolare dell’esercizio commerciale, vittima degli attentanti ha negato in un primo momento di essere stato oggetto di richieste estorsive di alcun tipo.
L’attività investigativa dei militari dell’arma è partita dalle analisi dei video di alcune telecamere di sorveglianza che hanno consentito di ricostruire l’esatta dinamica degli incendi e di identificare i soggetti ritenuti colpevoli che sono stati anche oggetto di perquisizione domestica, proseguono invece le indagini per individuare i mandanti dell’intimidazione.
Il caso è stato trasferito alla DDA di Palermo perché è emerso che il commerciante in vittima degli attentati in realtà era stato avvicinato da una persona riconducibile alla locale famiglia mafiosa.
(clic)