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Tunisia.

In Tunisia

Uccidono il secondo leader d’opposizione in pochi mesi. Ora l’aria diventa ancora più difficile.

Mohamed Brahmi, leader dell’opposizione tunisina, è stato assassinato di fronte alla sua casa di Tunisi la mattina del 25 luglio. Brahmi aveva fondato recentemente il Movimento del popolo, una nuova formazione dell’opposizione. Era anche un parlamentare. Non è ancora chiaro chi gli ha sparato, scrive Al Jazeera.

È il secondo assassinio di un politico dell’opposizione nel corso di quest’anno. Il 6 febbraio Chokri Belaïd, capo del Movimento dei patrioti democratici, è stato assassinato di fronte alla sua abitazione con diversi colpi di pistola.

L’omicidio di Belaïd ha innescato una profonda crisi politica nel paese, che a fine febbraio ha portato alle dimissioni il primo ministro Hamadi Jebali.

Tredicimilacinquecento

Tredicimilacinquecento morti durante le traversate dei mari che promettono una migrazione a buon fine. I numeri sono di Human Rights Watch.

Tredicimilacinquecento morti sono un genocidio senza padroni negli stessi mari che bagnano le coste dei nostri ferragosto. Dietro ai “flussi”, “respingimenti”, la legge “Bossi-Fini” e tutto il resto ci sono loro: sono due volte il paese in cui apriamo il teatro tutti i fine settimana. E sono un fallimento per tutti. Sicuro.