(puoi acquistarlo autografato e con dedica nella nostra piccola libreria qui)
Carlo Gatti è nato con un buco. Figlio di madre certa e padre incerto, spende i suoi settant’anni coltivando un potente lato poetico che lo mette al riparo dall’impossibilità di conoscere le proprie origini, che si nascondono tutte pasticciate su un foglio lercio passato di faldone in faldone dai tribunali dei minori fino al cassetto della donna che lo ha adottato. Figlio unico in una famiglia che si era rassegnata sulla possibilità di diventare genitori, Carlo cresce amato e coccolato a Tarrazza, un piccolo paese in provincia di Lodi. A parte avere un’infanzia che inizia a tre anni e mezzo, perché prima di allora non ha nessuna foto che lo incornici neonato, la sua condizione di bambino diverso, adottato, la indossa come un vestito spiegazzato, senza strappi; non ricorda nemmeno il momento in cui non sapeva di avere una madre prima e una madre poi. Giovane e promettente pianista classico, abbandona la carriera musicale per fare il clown in uno sgangherato circo a conduzione famigliare. Diventa, suo malgrado, un eroe nazionale e vive la sua improvvisa notorietà come un lavoro noioso e routinario. La sua vita verrà sconvolta dalla scoperta di avere un fratello, adottato come lui. La felicità e il dolore dell’incontro sono la colla che tappa il buco, la terra che lo riempie almeno fino a metà. Il sapere di aver sofferto in due, allo stesso modo, permetterà di dare un nome a quel passato sbianchettato, perché il “sangue del mio sangue” torni a significare qualcosa, anche solo una voglia matta di tornare a casa. Giulio Cavalli ha scritto un romanzo che è diventato la sua casa.
- Copertina flessibile: 131 pagine
- Editore: Fandango Libri (23 marzo 2017)
- Lingua: Italiano
- ISBN-10: 8860445000
- ISBN-13: 978-8860445001
DIARIO DI BORDO:

La libreria Colapesce su Disperanza

I ragazzi, le scuole e Santamamma
Il colloquio di lavoro

«Io in fondo al buco»: la mia intervista a Vanity Fair #Santamamma

La parte più bella del mio libro sono i miei lettori #Santamamma

Dove sono questa settimana: dalle parti di Bergamo a presentare Santamamma e a leggere Sciascia. E lunedì in scena a Pavia.

Questa settimana Asti, Cuneo, Roma, Crotone, Lucca. Basta così?

«Santa Mamma, un libro che non ti aspetti»: la recensione di Articolo21

Napoli, Bassano del Grappa e Marano Vicentino: dove sono questa settimana

«Santamamma, un libro che doveva essere scritto»: la recensione di Lara Cardella

«La densità di ogni parola scava un solco profondo nel cuore di tutti». #Santamamma secondo Monica D’Angelo

Quando scappa una foto: #Santamamma su Vanity Fair

«Ma questo suo libro ha il sapore umano della fragilità», lettera su #Santamamma

«Scriverlo è stato salvifico»: una mia intervista su #Santamamma (e non solo)

«Straordinario»: Gabriele Ottaviani recensisce Santamamma per “Convenzionali”

Opera, Viareggio, Milano (con Tempo di Libri): dove sono questa settimana

La cognizione del buco: #Santamamma recensito su Gli Stati Generali

23 aprile, con Santamamma a Milano per Tempo di Libri

Quante Storie (Rai 3): Michela Murgia presenta Santamamma

Santamamma. La recensione (bellissima) di Ilaria Bonaccorsi per Left

Santamamma, l’incipit

Quando scappa una foto
