Un’altra finanziaria è possibile: da Sbilanciamoci! 102 proposte alternative alla ricetta del governo per salvare il Paese dall’austerity
Sbilanciamoci! è una rete di 54 organizzazioni che dal 1999 propone politiche economiche alternative, con un focus su giustizia sociale, ambiente e diritti. Ogni anno, attraverso il Rapporto Sbilanciamoci!, presenta una “Controfinanziaria”, una proposta concreta per una gestione della spesa pubblica più equa e sostenibile. La versione 2025 del rapporto si configura come una netta opposizione alla Legge di Bilancio del Governo Meloni, definita “modesta e regressiva” sotto il profilo sociale, fiscale e ambientale.
Una manovra radicale e concreta
La Controfinanziaria 2025 offre una visione alternativa, con 102 proposte per un piano da 54 miliardi di euro a saldo zero. I temi centrali sono giustizia fiscale, transizione ecologica, welfare e diritti. La proposta mira a invertire le priorità della manovra governativa, spostando risorse da spese militari e sussidi ambientalmente dannosi verso investimenti in sanità, istruzione e cooperazione internazionale.
Giustizia fiscale e redistribuzione
Sbilanciamoci! prevede l’introduzione di un’imposta progressiva sulle grandi ricchezze, che potrebbe generare 24 miliardi di euro. A questa si affiancano misure come l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie e una revisione dell’imposta di successione, con un gettito complessivo di 33 miliardi di euro. Parte delle risorse sarebbe destinata agli enti locali per rilanciare il welfare e combattere l’abusivismo.
Politiche industriali e lavoro
La rete propone un’agenzia nazionale per le politiche industriali e il lavoro, con uno stanziamento di 6 miliardi di euro. Tra le priorità figurano la riconversione ecologica dell’industria, l’incremento del Fondo per il trasporto pubblico locale (+1,7 miliardi l’anno) e la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali a parità di salario. Anche il superamento del Jobs Act e l’introduzione di misure strutturali per il sostegno al reddito trovano spazio nel piano.
Investimenti in istruzione e cultura
Un capitolo significativo della Controfinanziaria è dedicato al rilancio dell’istruzione e della cultura, con oltre 10 miliardi di euro. Le proposte includono il finanziamento di borse di studio, l’ampliamento delle residenze universitarie e l’aumento delle risorse per scuole e università. Si punta, inoltre, alla creazione di un Sistema Culturale Nazionale per coordinare istituti e spazi culturali.
Svolta ambientale
Di fronte alla crisi climatica, Sbilanciamoci! propone interventi radicali: cancellazione dei sussidi alle fonti fossili, creazione di fondi per la biodiversità e l’adattamento climatico e sviluppo di comunità energetiche pubbliche. Con una riduzione delle spese militari di 7,5 miliardi, la Controfinanziaria ridistribuisce risorse verso iniziative di pace e cooperazione.
Una visione concreta, non un’utopia
La Controfinanziaria 2025 non è un esercizio di idealismo ma una proposta concreta, costruita con rigore contabile e visione politica. Ogni misura proposta è bilanciata da un’adeguata copertura finanziaria. Le risorse derivano da una combinazione di interventi mirati che includono, innanzitutto, un’imposta progressiva sulle grandi ricchezze, con aliquote dallo 0,5% al 2% sui patrimoni superiori al milione di euro, per un gettito stimato di 24 miliardi di euro. A questa si affianca un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie dal 26% al 30% e una revisione delle imposte di successione, che raddoppierebbero le aliquote attuali, generando ulteriori 2,5 miliardi.
Un’altra fonte cruciale è la vera tassazione delle transazioni finanziarie, che, estendendo il prelievo anche agli strumenti speculativi ad alta frequenza, potrebbe portare 3,7 miliardi. La redistribuzione del carico fiscale si concretizza anche attraverso l’introduzione di nuovi scaglioni Irpef per i redditi più alti, generando 2,8 miliardi. Parallelamente, il taglio dei sussidi ambientalmente dannosi, stimato in 7 miliardi, consente di finanziare la transizione ecologica senza aumentare il debito.
Con un risparmio di 7,5 miliardi derivante dalla riduzione delle spese militari – attraverso il taglio di nuovi programmi di armamenti e una razionalizzazione delle missioni militari all’estero – Sbilanciamoci! dimostra che non serve aumentare le tasse per tutti, ma spostare le risorse dai settori improduttivi e regressivi a quelli strategici per il futuro del Paese. Questo approccio non solo fa quadrare i conti ma dimostra che un’altra manovra è possibile, se si ha il coraggio di agire con equità e sostenibilità come bussola.
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