E poi, non avere nessun senso del limite e del ridicolo, nel definire la classe dirigente di cui si fa parte, autorevole. L’autorevolezza vuol dire sì influenza, potere, importanza, ma soprattutto credibilità, autorità morale, prestigio. E sinceramente, la classe politica di cui D’Alema è uno dei principali esponenti non ne ha alcuna. Per i motivi che tutti sappiamo, e che hanno portato il Paese al deafult non solo economico, ma soprattutto politico e sociale.
E quindi caro D’Alema, ti abbiamo voluto bene, molto molto tempo fa, ma adesso basta. Forse non lo sai, ma le persone comuni ti trovano insopportabile. Di te e di quelli come te non ne vogliono proprio più sapere. Impara dai grandi della socialdemocrazia europea e diventa conferenziere, e magari riscopriremo quel tratto di intelligenza che ci aveva affascinato.
Ho letto questo passaggio della lettera che Francesco Nicodemo ha scritto per D’Alema (la potete leggere completa qui) e mi sono alzato in piedi ad applaudire. Da solo davanti allo schermo.