Non so se qualcuno tra tutto questo parlare di scontrini alla buvette, accordi e accordicchi si è accorto che il pm Nino Di Matteo è sempre più accerchiato e isolato. Le ultime minacce di morte non sono simpatici avvertimenti buoni per qualche servizio strappalacrime sulla paura ma un progetto di attentato ritenuto “assai serio”.
Non so se qualcuno si ricorda che Nino Di Matteo è il pm del prossimo processo sulla trattativa Stato-Mafia che fino a qualche anno fa ci dicevano fosse un’invenzione malata di Salvatore Borsellino e oggi invece vede alla sbarra importanti uomini politici e boss storici di Cosa Nostra.
Non so se qualcuno trova questa sera un secondo per pensare a questa Palermo che scorta un suo magistrato come nei tempi più bui mentre si scrivono editoriali sui sonnellini in Parlamento.
Noi, nel nostro piccolo, ti siamo vicini, Nino.