Una mia intervista per L’Espresso. Avremo tempo e modo di dirci tutto il resto:
La Regione Lombardia è falcidiata da inchieste e arresti eccellenti. Giulio Cavalli (Sel), consigliere regionale sotto scorta per le minacce ricevute dalla ‘ndrangheta, non crede però ad una soluzione rapida della crisi: «Voto in aprile? Salvini e Maroni sembrano un ballo dei pupi: uno fa il buono, uno fa il cattivo e poi, dopo un po’ di mazzate, finisce tutto in modo gattopardesco. In realtà la Lega in questi anni è stata la puttana di Formigoni». Gli arresti non sono una sorpresa: «Zambetti non è diverso da altri assessori come Colucci o Buscemi, anche loro hanno preso più o meno consapevolmente i voti della ‘ndrangheta. Qui non si tratta di infiltrazioni: è la politica che chiede permesso per infiltrarsi nelle cosche. E bastano pochissimi voti: Zambetti è stato eletto con 4mila preferenze. Sapete perché? Perché i cittadini onesti spesso non esprimono le preferenze. Per favore, usatele». Per uscirne, Cavalli si propone per le primarie: «Loro, i mafiosi, si sono tanto occupati di me, ora è tempo che io mi occupi di loro».