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Mafia e rifiuti: "Italia 90" in Lombardia questa volta ha preso il palo

matassa

I carabinieri del Noe, Nucleo Operativo Ecologico, di Milano hanno smascherato i presunti componenti di un’associazione a delinquere finalizzata all’aggiudicazione e all’acquisizione di appalti pubblici aventi per oggetto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di alcune cittadine lombarde. I militari, in collaborazione con il personale dei Gruppi Tutela Ambiente di Treviso e Napoli nonche’ dei Comandi provinciali dei carabinieri di Lodi, Piacenza, Palermo e Trapani, hanno eseguito nove ordinanze di custodia cautelare: due in carcere e sette agli arresti domiciliari. Le ipotesi di reato contestate agli indagati sono di turbativa d’asta aggravata; traffico illecito di rifiuti; falso ideologico; e associazione a delinquere finalizzata ai reati di falso e truffa.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip presso il Tribunale di Lodi. Al centro delle indagini e’ finita la societa’ “Italia 90 srl”, con sede legale in via dello Spasimo a Palermo e sede operativa in via Fermi, ad Ospedaletto Lodigiano (LO). Cinque delle ordinanze sono state eseguite a Palermo. Agli arresti domiciliari sono finiti Mario Madonia, titolare della concessionaria autocarri Renault Mavi srl, Maria Abbate, dipendente della societa’ Italia 90 srl e sorella dei boss del quartiere kalsa di Palermo, Tiziana Gatti, impiegata amministrativa della stessa societa’ e Susanna Ingargiola, amministratore unico sempre della Italia 90 srl. Mentre in carcere e’ stato condotto Claudio Demma, socio ma di fatto – secondo gli investigatori – gestore sempre della societa’ Italia 90 srl, con sede a Palermo. Nel corso delle indagini e’ stato accertato che alcune gare d’asta sarebbero state vinte aggirando le procedure relative al possesso delle qualita’ soggettive degli amministratori delle societa’ concorrenti.
L’attenzione investigativa e’ ricaduta anche su una gara pubblica bandita nel mese di ottobre 2008 dal comune di Zelo Buon Persico per l’affidamento del servizio di igiene urbana dell’importo a base d’asta di 255.000 euro l’anno per cinque anni, servizio di appalto gia’ condotto da “Italia 90 srl” nel corso di altri anni.
Dopo l’aggiudicazione provvisoria a favore della societa’, unica partecipante alla gara, il comune aveva richiesto la prevista certificazione antimafia alla Questura di Palermo. Ma L’esito della richiesta ha evidenziato “infiltrazioni mafiose”, cosi’ il comune di Zelo Buon Persico ha avviato immediatamente il procedimento di annullamento dell’affidamento provvisorio della gara.
I carabinieri avrebbero individuato anche un traffico illecito di ingenti quantita’ di rifiuti prodotti presso il cimitero di Sant’Angelo Lodigiano e illecitamente smaltiti con falso codice Cer presso un impianto di trattamento rifiuti di Montanaso Lombardo. Inoltre, sarebbero state evidenziate una serie di truffe consumate dalla societa’ “Italia 90 srl” nei confronti di alcuni comuni del lodigiano, consistenti nell’indebita attribuzione del costo di smaltimento di alcune tipologie di rifiuto – che avrebbe dovuto sopportare la stessa societa’ per via del contratto d’appalto – a ignare amministrazioni comunali.

Sabato 26 settembre DO UT DES al Festival del Diritto di Piacenza

DO UT DES – Riti e Conviti Mafiosi sarà in scena sabato 26 settembre alle ore 21.30 in occasione del Festival del Diritto al Teatro dei Filodrammatici di Piacenza.

La seconda edizione del Festival del Diritto, che si svolgerà a Piacenza dal 24 al 27 settembre, si profila ancora più ricca del fortunato esordio del 2008. Il programma definitivo, che avrà come tema portante “Pubblico e Privato” ed è curato da Stefano Rodotà, è reperibile su questo sito.
Numerosi e prestigiosi i partecipanti alla manifestazione: l’ex presidente Carlo Azeglio Ciampi, Eugenio Scalfari, Paolo Garimberti, Giancarlo De Cataldo, Fedele Confalonieri, Ferruccio De Bortoli, Vasco Errani, Roberto Formigoni, Carlo Freccero, Massimiliano Fuksas, Carlo Galli, Piercamillo Davigo, Mario Calabresi, Pierluigi Bersani, Francesco Greco, Guido Rossi, Salvatore Settis, Giuliano Amato, Alberto Abruzzese.
Al programma principale del Festival che prevede 48 incontri nell’ambito della quattro giorni piacentina, si affianca anche quest’anno il programma partecipato, costruito con le proposte presentate, a livello locale, dalle istituzioni, numerose associazioni, diverse categorie professionali, il mondo della scuola e diversi operatori culturali. Si tratta di 24 eventi, quattro dei quali organizzati dalle scuole superiori di Piacenza. Otto spettacoli di vario genere -musica, teatro, cinema, danza – animeranno le serate del Festival. Sono previste anche mostre fotografiche e di pittura e laboratori creativi.

PER INFO

http://www.festivaldeldiritto.it

Giulio Cavalli relatore a Piacenza nel convegno ““Come combattere il fenomeno mafioso. L’impegno della società civile come parte integrante della filiera antimafia”

Sabato 26 settembre 2009 a Piacenza in via moizo 2, Giulio Cavalli sarà tra i relatori del convegno ““Come combattere il fenomeno mafioso. L’impegno della società civile come parte integrante della filiera antimafia” a partire dalle ore 17.30 organizzato dal Lions Club Piacenza Ducale in collaborazione con il SIAP. Ecco il programma di massima:

“Come combattere il fenomeno mafioso”. L’impegno della società civile come parte integrante della filiera antimafia.

Tale evento organizzato presso il ristorante La Volta del Vescovo sito in Piacenza avrà luogo il 26 Settembre 2009 alle ore 17,30.
Per motivi organizzativi La prego di confermare la Sua presenza e quella di eventuali ospiti, unitamente ad eventuali necessità legate agli spostamenti e/o agli alloggi, al Presidente del Comitato Service del L.C. Piacenza Ducale Club Davide Bonanno al n° 335/6830498 o al Segretario Provinciale del SIAP Walter Verardi al n° 331/3724596 .
Lo scopo dell’ iniziativa è quello di sensibilizzare la cittadinanza affichè sempre più, si diffonda il messaggio di solidarietà verso coloro che si espongono in prima persona nel combattere la criminalità organizzata per affermare la legalità.   

Il ruolo di moderatore verrà rivestito dal Governatore del Distretto Lions
Prof. Dott. Renato Sambugaro

Hanno già confermato la loro partecipazione quali ospiti relatori:

Giulio Cavalli
Attore e scrittore
“il dovere per la cultura di informazione e alfabetizzazione nella battaglia antimafia al nord”

Dott. Leonardo GUARNOTTA
Presidente del Tribunale di Termini Imerese

On. Mario TASSONE
Membro della Commissione Parlamentare Antimafia

Dott.ssa Nadia FURNARI
Laurea in Informatica – Scienze dell’informazione
Associazione “Rita Atria”
l’impegno della società civile nella lotta contro le mafie.

I.M:D.
Autore del libro “Catturandi” edito da Flaccovio
“Come e perchè è fondamentale la ricerca dei Latitanti da parte della polizia
giudiziaria”

Pino MANIACI
Giornalista e Direttore di “TELEJATO”

Rosa FRAMMARTINO
Responsabile scientifica del Progetto “Percorsi di Cittadinanza e Legalità”
Consorzio “Oscar Romero”

Cavalli, attore sotto scorta che sfida la mafia

L’intervista – Il 31enne direttore del teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco, è stato minacciato per i suoi spettacoli che deridono i boss. “Il teatro italiano è omertoso”
“Tengono sotto scacco una nazione grazie alla complicità della politica”
LODI- “C’è una certa fiction che ci vende i mafiosi come geni del male. In realtà sono persone senza credibilità che tengono sotto scacco una nazione solo grazie alle complicità con la politica e i colletti bianchi”.
Giulio Cavalli, 31 anni, attore milanese, molto conosciuto nel lodigiano per aver fondato una compagnia teatrale 8 anni fa e per dirigere il teatro Nebiolo di Tavazzano con Villavesco, è sotto scorta, dall’aprile scorso, caso unico nel panorama teatrale italiano. La sua colpa, agli occhi dei mafiosi, è quella di indagare i rapporti fra mafia (in particolare quella gelese che, secondo Cavalli, è ben presente nel lodigiano), politica e pubbliche amministrazioni, soprattutto per quel che riguarda il riciclaggio di denaro sporco e gli appalti pubblici al Nord.
L’attore ha messo in scena tutto questo nel suo teatro di narrazione. Come se non bastasse, Cavalli, fedele al vecchio slogan “Una risata vi seppellirà”, li ha presi pure per i fondelli i mafiosi nella sua ultima messa in scena “Do ut Des, riti e conviti mafiosi”. Nello spettacolo, scritto da lui insieme a Francesco Lanza, sbeffeggia Cosa nostra raccontando la storia di Totò Nessuno, giovane aspirante mafioso. Attraverso gli occhi di Totò, interpretato da Cavalli, lo spettatore scopre la ritualità della mafia e arriva a riderne in una pièce che è uno sberleffo tagliente e irriverente alla cultura mafiosa.
Quando ha iniziato ad occuparsi di mafia?
“Nel 2006, perchè in quell’anno il Comune di Lodi e di Gela avevano deciso di produrre un mio spettacolo che aveva come scopo quello di continuare l’attività di Peppino Impastato (il giovane ucciso dalla mafia a Cinisi 31 anni fa e diventato un simbolo della lotta alla criminaliltà organizzata, ndr). Per scrivere lo spettacolo ho collaborato con i magistrati e ho lavorato sui documenti giudiziari. I miei viaggi a Gela erano frequenti, così come i miei incontri con il sindaco di Gela. Sapevo che questo mio lavoro era tenuto sotto osservazione. Era passato dagli uffici e dal consiglio comunale. Tutti sapevano su cosa stavo lavorando”.
Ma lei, nello spettacolo, parla anche della mafia al Nord.
“Do ut Des è stato l’inizio di una mia immersione in un certo mondo. Da lì ho cominciato a capire la realtà di Gela, nel lodigiano, e ad occuparmi del fatto che a Tavazzano, dove gestisco un teeatro, una famiglia gelese, i Rinzivillo, ha ottenuto un appalto da quattro milioni di euro per i lavori della centrale termoelettrica (l’operazione, alla fine del 2005, finì nel mirino della procura antimafia, ndr). Parlare della mafia gelese, pensandola a Gela, sarebbe stato un errore. Lo spettacolo è l’occasione per risvegliare un territorio che delega il problema della criminalità organizzata alle regioni del sud”.
Quello che forse ha fatto più arrabbiare i mafiosi è la loro desacralizzazione.
“In “Do ut Des” prendo in giro Riina e Provenzano per l’ortografia che usavano nei pizzini. Lo spettacolo rivendica il diritto a disonorare un onore che, culturalmente, noi non accettiamo”.
E’ per questo motivo che lei è finito nel mirino della mafia?
“Si è partiti dalle minacce via mail, fino a cose molto più pesanti come le gomme tagliate alla mia macchina (ma anche il disegno di una bara, con accanto il nome Cavalli sulla porta del suo teatro e scritte sul furgone dell’attore, ndr). Sulla vicenda c’è un’indagine in corso. Tutto, secondo me, è legato al fatto che nell’ultimo anno e mezzo ci siamo dedicati alla ‘ndrangheta e ad indagare sugli appalti dell’Expo e su quelle famiglie, in Lombardia, che hanno troppa liquidità in un momento di congiuntura economica disastroso”.
Come vive sotto scorta?
“In un modo assolutamente tranquillo. Non amo il voyeurismo che si è sviluppato sulle scorte e poi penso a gente con cui lavoro, come Giancarlo Caselli, che è sotto scorta da decenni. Tuttavia questo è simbolicamente importante, perché significa che lo Stato crede ancora nel valore della parola”.
Cosa pensa, un attore sotto scorta come lei, di uno scrittore che condivide la stessa sorte come Saviano?
“Conosco Saviano e stimo molto il suo lavoro perché ha dimostrato che la parola è importante. Comunque non è la scorta che aumenta la nostra credibilità. Noi raccontiamo cose su cui hanno lavorato magistrati e giornalisti. Siamo i loro megafoni”.
Secondo lei c’è un rischio mafia elevato per quel che riguarda gli appalti dell’Expo?
“E’ la procura nazionale antimafia che dice che la criminalità qui da noi, ha un aspetto prettamente economico. Io racconto cose che sono state indagate, giudicate e magari dimenticate. La previsione futura è che nella zona dell’Expo faranno grandi affari i Barbaro, i Papalia e i Piromalli (famiglie della ‘ndrangheta calabrese finite più volte nel mirino dell’antimafia, ndr) che hanno il controllo della movimentazione terra in quelle zone”.
Lei è sotto scorta, ma il teatro italiano si occupa di mafia?
“Il teatro italiano vive di finanziamenti pubblici e quindi è un teatro omertoso su questi fatti. In questa situazione, una normalità dignitosa è sufficiente per essere eccezionali. Mi chiedo se il teatro civile, in Italia, debba essere per forza solo teatro di memoria senza essere calato nell’attualità. E’ bravo a raccontare quello che è già successo ma poi, dipende dalle amministrazioni di turno, si ferma su qualsiasi cosa che possa turbare i politici”.
Paolo Pergolizzi

La piece
Il picciotto capì che un decreto legge costa meno del tritolo
“Do ut Des, riti e conviti mafiosi” è il titolo dell’ultimo spettacolo di Giulio Cavalli, scritto insieme a Francesco Lanza. La messa in scena sbeffeggia Cosa nostra raccontando la storia di Totò Nessuno, giovane aspirante mafioso. Attraverso gli occhi di Totò, interpretato da Cavalli, lo spettatore scopre la ritualità della mafia e arriva a riderne grazie alla presenza in scena di un insolito Virgilio, il clownesco maestro di cerimonie mafiose Matteo Barbè. La piece diventa uno sberleffo tagliente e irriverente, una rilettura in chiave comica della storia della “parola di 5 lettere” che non esiste nei documenti ufficiali, non appare sulle lapidi, ma uccide. Le registrazioni delle voci di Peppino Impastato e Libero Grassi, ma anche di Totò Cuffaro si intrecciano alla vicenda di Totò Nessuno che da semplice aspirante mafioso di bassa lega arriva a intuire che “un decreto legge costa meno del tritolo” e si appresta a intraprendere una carriera tutta politica all’interno della società dalle 5 lettere, non prima di un pirotecnico comizio-talk show. Fra i collaboratori dello spettacolo Rosario Crocetta, sindaco anti-mafia di Gela, Giovanni Impastato, fratello di Peppino, Giuseppe Maniaci, giornalista di Telejato, tv locale con sede a Partinico che dal’99 informa con nomi e cognomi senza censure su tutto quello che succede in Sicilia.

DA LA LIBERTA’

L’ARTICOLO QUI

"Piccola città bastardo posto": il silenzio degli untori sulla Popolare di Lodi

lodi1Chiudete gli occhi e ascoltate.

“Indagini frenate dal silenzio”, “non c’è nessuno che abbia voglia di parlare con la procura, altrimenti tutte le indagini aperte sull’urbanistica nel capoluogo sarebbero già arrivate a conclusione”, “ci sono forti gruppi di pressione”, “sui fatti di quegli anni è scesa una cortina di silenzio”.

Non immaginate scenari criminali pelosi o apocalittici e nemmeno terre di omertà da letteratura: siamo a Lodi, chi parla è il procuratore capo Giovanni Pescarzoli che lancia un allarme che profuma nei modi e nei toni di una “mancanza di collaborazione” che dovrebbe accendere gli animi, smuovere la società civile e spingere la politica “buona” a prenderne le difese. E invece rimane una pagina di (buon) giornalismo sulle pagine del quotidiano “Il Cittadino”, e il giorno dopo è già finito nel cassetto.

Eppure Pescarzoli non parla di processi di criminalità a Lodi in trasferta ma del filone più lodigiano dei processi a carico del mai troppo poco ex amministratore dell’impopolare Banca Popolare di Lodi  (poi Banca Popolare Italiana): quello sui presunti rapporti tra l’ex rampante banchiere e il dirigente del settore pianificazione e gestione del territorio del Comune di Lodi Luigi Trabattoni. L’inchiesta è figlia delle dichiarazioni del Fiorani nell’interrogatorio del 5 ottobre del 2006 (nel pieno dello scandalo dei “furbetti del quartierino”) in cui Fiorani parlava della società CORES srl con la quale era stato acquistato un terreno in prossimità della filiale BPL in Lodi in via San Bassiano. Nei verbali si legge come dietro alla CORES ci fosse l’UNIONE FIDUCIARIA (collegabile secondo le dichiarazioni a Silvano Spinelli) e la ZONIVEST srl (riferibile alla famiglia Zoncada) nonché come soci occulti (questo sempre secondo le dichiarazioni di Fiorani, successivamente ritrattate perché “nate sotto la pressione del carcere”) egli stesso, Giovanni Benevento e appunto il Trabattoni che si sarebbe impegnato ad aumentare la volumetria ottenendo in cambio il ruolo di progettista e direttrice dei lavori per la moglie. Da qui l’inchiesta della Procura di Lodi e il blitz della Guardia di Finanza presso gli uffici del Comune per accertare le responsabilità (che lo stesso Trabattoni rifiuta con sdegno come si può leggere nell’articolo del Corriere della Sera del 1 giugno 2006).

Al di là degli esiti giudiziari dell’inchiesta (che, Pescarzoli tiene a precisare, non è “nè chiusa nè archiviata“) rimbalza stonato il silenzio della politica e della città nei confronti di un’omertà latente (per di più svelata da un procuratore) che da molti non è ritenuta propria di queste terre. E’ la prevedibile dinamica dei paesi dei signorotti dove il buon nome viene sfoggiato davanti ad uno spumantino in un adulterio di amicizie interessanti e interessate che attraversano indifferenti strati sociali, economici e politici: il silenzio come grumo per difendere l’orticello e il vicino. Una posizione ostinata di “disinteresse” assolutamente interessata per non dovere essere costretti a prendere una posizione. Una miopia su sé stessi degna del sospetto di premeditazione. Un delegare la narrazione dei fatti ai processi e solo nei processi come in un feudo mai sconsacrabile. Una liturgia del silenzio officiata come dovere per il buon nome.

Qualche professionista della moderazione dal lato dell’ottundimento vi dirà che è una cosa vecchia, archiviata almeno nella sensazione e nella memoria, e che comunque l’allarmismo sul passato è un’inquietudine inutile per il futuro: la risposta sta nella frase del procuratore “Lodi non è più omertosa del resto d’Italia, purtroppo, ma probabilmente su alcune vicende ci sono nel territorio forti gruppi di pressione che si stanno ricompattando.Si stanno ricompattando: futuro. Prossimo.

Forse sarebbe il caso che il pullman della prossima missione legalitaria-turistica a sfamarsi d’antimafia si fissi al pomeriggio; e al mattino si appoggino i nostri, di procuratori.

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Teatro Nebiolo – Lodi ticket online

Ottobre  2009
Ven 02
Ven 02
Ven 02
Ven 02
Sab 03
Sab 24
Novembre  2009
Sab 07
Sab 28
Dicembre  2009
Dom 20
Gennaio  2010
Sab 16
Sab 23
Febbraio  2010
Sab 13
Sab 20
Marzo  2010
Ven 26
Aprile  2010
Ven 23

 

Quando nel profondo nord si chiese il pizzo alla fortuna

superenalotto_numeriBasta che il tabloid tedesco Bild scriva un pezzo leggero come uno starnuto su presunte minacce mafiose a Vanni Simonetti ( proprietario del bar “Biffi” di Bagnone, presunto vincitore del milionario jackpot del Superenalotto) per aprire un velo di gustoso costume sull’irrefrenabile mafiosità che inficia cose, casi ed eventi: la Dea bendata sulla sedia a dondolo che riceve la visita dei picciotti per la messa a posto è il racket più kitsch e botticelliano della drammaturgia mafiosa.

Eppure la barzelletta si allaccia alla memoria di un’indagine nemmeno troppo lontana che mette radici nel borotalco e dopobarba della profonda Lodi in Lombardia, storicamente abituata a “popolari” e improvvisi arricchimenti che scricchiolano nel finale. E’ il 1998 quando il gelese Salvatore Spampinato (lodigiano per adozione e residenza) si ritrova in tasca il biglietto fortunato da 7 miliardi di lire, catapultato nel profilo dell’improvviso miliardario di provincia. Sarebbe fin qui una favola di cabala di provincia se non fosse che la notizia corre come un brivido tra i pori della sonnolenza lodigiana fino ai compari gelesi nemmeno troppo lontani tanto da convincere gli stiddari Carmelo Fiorisi, Franco Morteo ed Enrico Manganuco che, come ha rivelato il pentito Rosario Trubia, “a quello lì volevano fargli cacciare un miliardo“. Così succede che la favola si scolora e sotto mentre stinge si intravede la faccia pelosa della Gela tentacolare (tra Stidda e Cosa Nostra) che si sdraia tra San Donato, San Giuliano Milanese, passando per Lodi e sbrodolando nel cremasco.

Ma come tutte le storie che funzionano c’è il colpo di scena: il fortunatissimo emigrante lavoratore Spampinato è amico Francesco Verderame ed Emanuele Caci, gelesi di Cosa Nostra trapiantati nel milanese, ed è facile chiedere una “mediazione” per risolvere il terrore provocato dagli stiddari. Ad indossare i panni dell’ambasciatore è proprio il Trubia che a questo punto sfodera il colpo di genio: la felice idea di farsi firmare da Spampinato una documento nel quale dichiara di avere vinto solamente un miliardo e 200 milioni. Munito di cotanta certificazione Trubia si fa ricevere dai boss stiddari Fiorisi, Morteo e Manganuco. “La vincita ammonta ad un miliardo e 200 milioni, non potete chiedergli un miliardo, chiudiamo a trecento milioni”. Gli stiddari accettano anche perché il fortunello Spampinato appare già baciato dalla benevolenza di Cosa Nostra prima della fortuna. Ma Trubia gioca su due tavoli, torna dallo Spampinato e gli dice che la faccenda è chiusa se lui versa 400 Milioni. È così che un pericoloso killer, capofamiglia di cosa nostra, mette in atto una delle più banali, prevedibili e poco eroiche truffe domestiche: la cresta.

100 milioni taglieggiati al taglieggiamento alla fortuna: un capolavoro d’alta finanza fantasiosa e sottotraccia come sarà nelle corde della lodigianissima città.

100 miloni riciclati in fretta nel profondo nord dalle mani dell’allora capomafia Alessandro Emmanuello che non avrà faticato ad impastare droga da sversare nel sud Milano.

Un biglietto della fortuna appena vinto è che già ha lasciato un pennellata di costume.

Costume scostumato di storie, bava, buona fortuna e sorrisi finiti sotto al tappeto con una differenza sostanziale: la fortuna è arrivata per caso e il caso se la porta via, Stidda e Cosa Nostra gelese no.

Stagione 09/10 Teatro Nebiolo: A CIASCUNO IL SUO

weblight_campagna_abbE’ online il programma della stagione del Nebiolo 2009/2010

A Ciascuno il suo

tutti gli appuntamenti di Prosa, Musica, gli incontri e le iniziative.

E’ possibile acquistare o prenotare gli abbonamenti scegliendo la propria poltrona, disponibili anche le informazioni su costi e modalità di acquisto.

Attualmente in via di definizione Teatro che passione! la rassegna di Compagnie Filodrammatiche;
La II edizione di Teatrock, concorso per band musicali;
I Musical.

A breve il calendario completo anche degli incontri del Centro di documentazione.

STAGIONE DI PROSA 2009/2010

sabato 3 ottobre ’09 Dionisi Compagnia Teatrale
Patate Una parola senza denti sulla guerra
Sul palco tre donne anziane, molto anziane, raccontano la guerra vista dagli occhi di chi “allora” era bambino, o ragazzo, trasformando quelle piccole storie in storie universali. Non è la guerra raccontata dall’informazione e nemmeno quella rielaborata dagli storici attraverso i documenti, è la guerra del vissuto, è la storia degli uomini e delle donne che nessuno si ricorderà più: non comandanti, non soldati, “solo” persone.
Spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 24 ottobre ’09 Scarlattine teatro
Scirocco. Ballata di viaggio
Un Caronte scafista di nome Joseph aiuta il pubblico ad attraversare il mare, introducendo lo spettacolo con un racconto sull’origine del male. È il mare quotidiano dell’indifferenza, dove abitano i cinque migranti protagonisti di Scirocco, spettacolo in movimento tra musica ed azione teatrale che al tema dell’immigrazione associa il tema del viaggio, del cammino e, indissolubilmente, del ritorno…
Spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 28 novembre ‘09 Compagnia Stabile del Teatro del Popolo
Montedidio
Di Erri De Luca
In poco tempo, a Montedidio, un quartiere di Napoli, un ragazzino di tredici anni si ritrova a crescere per diventare uomo. È bastato compiere tredici anni che subito è stato messo tra gli uomini ad occuparsi di cose adulte. Impara il lavoro, scopre l’amore e il dolore della perdita. Si ritrova solo a fare i conti con la vita. La guarda, la osserva con gli occhi puri di chi ancora non sa, si lascia trasportare dagli eventi per imparare poi a gestirli.

sabato 23 gennaio ‘10 Bottega dei Mestieri Teatrali
A cento passi dal Duomo
Di Giulio Cavalli e Gianni Barbacetto.Con Giulio Cavalli
colpisce l’essenza stessa della mafia al Nord, mettendola a nudo, mostrandone la collusione con la politica e la sua capacità di infiltrarsi nei gangli di potere. Ma la mafia al Nord non rappresenta solo un pericolo per il corretto svolgimento della libera concorrenza…. a Milano e in Lombardia si uccide, come nel profondo sud. Uno spettacolo supportato da dati e documenti per mappare l’attuale situazione, non per creare facile allarmismo, ma per segnalare alla coscienza civile la concreta e reale esistenza di un fenomeno criminale che si muove silenziosamente anche nell’operoso Nord Italia. “una ninna nanna dolce per un risveglio brusco di quella Lombardia che si crede immune dalla mafia”.

Sabato 6 febbraio ’10 Ilinx
Ilinx Machine.  A.T.A. Azienda Traghettatori Anime
Spettacolo per autovettura

La finzione del teatro entra nella realtà, la trasforma. La scena è paesaggio vero e proprio. Artificiale o  naturale che sia. I due parabrezza, i quattro finestrini, sono schermi, occhi che danno sul mondo.
Ma è dentro che succede. Voi, la macchina e la faccenda. La realtà si trasformerà. Trapasserete…
Immaginatevi di essere accompagnati in una macchina.
Immaginatevi di scoprire che siete erroneamente creduti morti.
Immaginatevi la più nobile fra le professioni: i traghettatori di anime.
spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 13 febbraio ‘10 amnesiA vivacE/Circo Bordeaux
Risorgimento Pop
L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella
ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli. E
allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e
discusso.
Risorgimento pop è uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che se è risorta, è
rimorta, uno spettacolo sul Risorgimento, sui quattro padri della patria, Mazzini, Garibaldi, Cavour,
Vittorio Emanuele, e sul suo antipapà, Pio IX. Due attori, risorti e rimorti, immortali cadaveri, soli in scena,
in mancanza di Italia. Per un risorgimento pop.

Venerdì 26 marzo ‘10 Bottega dei Mestieri Teatrali/Napoli Teatro Festival Italia/Next
L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe
Di Dario Fo e Franca Rame. Adattamento, regia e interpretazione di Giulio Cavalli
Siamo dinnanzi all’apocalisse più grave di ogni tempo, il disastro ambientale del quale noi stessi siamo responsabili. L’unica via d’uscita sembra essere paradossalmente una catastrofe, che faccia fare al mondo un passo indietro. Giulio Cavalli mette in scena il testo di Fo e Rame aprendolo a contaminazioni diverse e mettendo in moto un singolare teatro d’inchiesta.
Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di ambiente, ecologia, energie sostenibili e rinnovabili? Quante volte subiamo l’inquinamento nozionistico di teorie e strategie che subito dopo si contraddicono o rimangono oscure? Il teatro può (e forse, deve) raccontare questo nostro rapporto prevaricante con l’energia in modo diretto, semplice ma non banalizzato e, perché no, istruttivo. L’apocalisse rimandata non è un campanello d’allarme (quello è suonato già tempo fa e non cene siamo accorti) ma piuttosto una “riunione condominiale”in teatro per decidere come rimboccarsi le maniche e chi fa cosa.

Venerdì 23 aprile ‘10 Teatro dei Limoni
Hamburger
“…Non si sale sul ring senza un buon motivo, e io ne ho almeno due.
Il primo è la rabbia. Mi scorre nelle vene, lungo le braccia, arriva nei pugni. E’ il mio ossigeno. E’ quello che mangio, che bevo. Non posso farne a meno. Amo stare qua sopra. E’ tutto il mio mondo. Un quadrato di luce e, attorno, il nulla….”
“…Il secondo motivo, invece, è Dante. E’ per colpa sua se sono qui.”
La storia di un ragazzo affetto da Disturbo Esplosivo Intermittente, che sin dall’adolescenza mostra un carattere eccessivamente violento, che lo porterà, dopo una serie di eventi negativi ad affrontare il riformatorio prima ed il carcere poi, fino all’incontro con un terapeuta, che, scoperta la sua patologia lo indirizzerà verso la boxe….”

STAGIONE DI MUSICA 2009/2010
Sabato 7 novembre ’09  Bar Boon Band
Randagi di Cristallo
Musica e poesia con i senza tetto della Stazione Centrale di Milano

sabato 16 gennaio ‘10 Mondorchestra
La mafia non esiste
Musica popolare siciliana

sabato 20 febbraio ‘10 Contrabbanda
Musica senza frontiere
La banda degli ottoni di Milano

Domenica 20 dicembre ‘09
NANNI SVAMPA
50 anni di storia musicale lombarda

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PER UN TEATRO CIVILE 2009/2010
Giancarlo Caselli
Carlo Lucarelli
Raffaele Cantone e  Antonio Ingroia e Alberto Nobili
“L’etica libera la bellezza” video e incontro con Don Luigi Ciotti
“La santa” video e incontro con Ruben Oliva
Marco Travaglio
Biondani/ Malaguti/ Gerevini “Popolare 4 anni dopo”
Gioacchino  Genchi


BIGLIETTI
intero € 12,00
ridotto *, convenzionato € 8,00
*giovani fino a 25 anni, over 60, studenti con tessera universitaria, gruppi di oltre 10 persone
per gli spettacoli Patate, Scirocco, Ilinx Machine A.T.A ingresso unico € 3,00
per il concerto di Nanni Svampa ingresso unico € 15,00

ABBONAMENTI:
PROSA: n. 5 spettacoli a € 37,50
PROSA IN COPPIA: valido per due persone n. 5 spettacoli a €  70,00
In abbonamento: Montedidio, A 100 passi dal Duomo, Risorgimento pop, L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe, Hamburger
N.B. Gli abbonamenti Prosa e Prosa in coppia danno la possibilità di mantenere la propria poltrona anche per gli incontri gratuiti del Centro di documentazione previa prenotazione.

MUSICA: 3 concerti a € 22,50
(Nanni Svampa FUORI abbonamento)

TEATRO CHE PASSIONE ! Rassegna filodrammatiche: 4 spettacoli a € 30,00

ADOTTA UNA POLTRONA: gli spettacoli di Prosa*, Teatro che passione e Musica a € 97,50
*fuori abbonamento solo Ilinx machine ATA
N.B. con questa formula l’abbonato acquisisce il diritto di disporre delle propria poltrona previa prenotazione anche per tutte le altre manifestazioni organizzate dal Teatro Nebiolo siano esse gratuite o a pagamento.

Modalità di prenotazione e orari biglietteria:
prenotazione telefonica :  numero 331 9287538 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00; nei giorni di spettacolo è possibile effettuare la prenotazione telefonica a partire da 1 ora prima dell’inizio spettacoli.
È possibile effettuare la prenotazione anche via mail all’indirizzo info@teatronebiolo.org (in questo caso la prenotazione si considera valida solo se viene confermata dalla biglietteria).
Orari biglietteria: da lunedì a venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 presso gli uffici del teatro ; nei giorni di spettacolo 1 ora prima dell’inizio presso il teatro.

Teatro Nebiolo
Via IV Novembre snc – Tavazzano con Villavesco (LO)

Stagione 09/10 Teatro Nebiolo: A CIASCUNO IL SUO

E’ online il programma della stagione del Nebiolo 2009/2010

A Ciascuno il suo

tutti gli appuntamenti di Prosa, Musica, gli incontri e le iniziative.

E’ possibile acquistare o prenotare gli abbonamenti scegliendo la propria poltrona, disponibili anche le informazioni su costi e modalità di acquisto.

Attualmente in via di definizione Teatro che passione! la rassegna di Compagnie Filodrammatiche;
La II edizione di Teatrock, concorso per band musicali;
I Musical.

A breve il calendario completo anche degli incontri del Centro di documentazione.

STAGIONE DI PROSA 2009/2010

sabato 3 ottobre ’09 Dionisi Compagnia Teatrale
Patate Una parola senza denti sulla guerra
Sul palco tre donne anziane, molto anziane, raccontano la guerra vista dagli occhi di chi “allora” era bambino, o ragazzo, trasformando quelle piccole storie in storie universali. Non è la guerra raccontata dall’informazione e nemmeno quella rielaborata dagli storici attraverso i documenti, è la guerra del vissuto, è la storia degli uomini e delle donne che nessuno si ricorderà più: non comandanti, non soldati, “solo” persone.
Spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 24 ottobre ’09 Scarlattine teatro
Scirocco. Ballata di viaggio
Un Caronte scafista di nome Joseph aiuta il pubblico ad attraversare il mare, introducendo lo spettacolo con un racconto sull’origine del male. È il mare quotidiano dell’indifferenza, dove abitano i cinque migranti protagonisti di Scirocco, spettacolo in movimento tra musica ed azione teatrale che al tema dell’immigrazione associa il tema del viaggio, del cammino e, indissolubilmente, del ritorno…
Spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 28 novembre ‘09 Compagnia Stabile del Teatro del Popolo
Montedidio
Di Erri De Luca
In poco tempo, a Montedidio, un quartiere di Napoli, un ragazzino di tredici anni si ritrova a crescere per diventare uomo. È bastato compiere tredici anni che subito è stato messo tra gli uomini ad occuparsi di cose adulte. Impara il lavoro, scopre l’amore e il dolore della perdita. Si ritrova solo a fare i conti con la vita. La guarda, la osserva con gli occhi puri di chi ancora non sa, si lascia trasportare dagli eventi per imparare poi a gestirli.

sabato 23 gennaio ‘10 Bottega dei Mestieri Teatrali
A cento passi dal Duomo
Di Giulio Cavalli e Gianni Barbacetto.Con Giulio Cavalli
colpisce l’essenza stessa della mafia al Nord, mettendola a nudo, mostrandone la collusione con la politica e la sua capacità di infiltrarsi nei gangli di potere. Ma la mafia al Nord non rappresenta solo un pericolo per il corretto svolgimento della libera concorrenza…. a Milano e in Lombardia si uccide, come nel profondo sud. Uno spettacolo supportato da dati e documenti per mappare l’attuale situazione, non per creare facile allarmismo, ma per segnalare alla coscienza civile la concreta e reale esistenza di un fenomeno criminale che si muove silenziosamente anche nell’operoso Nord Italia. “una ninna nanna dolce per un risveglio brusco di quella Lombardia che si crede immune dalla mafia”.

Sabato 6 febbraio ’10 Ilinx
Ilinx Machine.  A.T.A. Azienda Traghettatori Anime
Spettacolo per autovettura

La finzione del teatro entra nella realtà, la trasforma. La scena è paesaggio vero e proprio. Artificiale o  naturale che sia. I due parabrezza, i quattro finestrini, sono schermi, occhi che danno sul mondo.
Ma è dentro che succede. Voi, la macchina e la faccenda. La realtà si trasformerà. Trapasserete…
Immaginatevi di essere accompagnati in una macchina.
Immaginatevi di scoprire che siete erroneamente creduti morti.
Immaginatevi la più nobile fra le professioni: i traghettatori di anime.
spettacolo inserito in “LUOGHI COMUNI – residenze teatrali in giro per la Lombardia”

sabato 13 febbraio ‘10 amnesiA vivacE/Circo Bordeaux
Risorgimento Pop
L’Italia non risorge. L’Italia non c’è. La Storia non c’è. Perché è sempre inattendibile, la Storia. Nella
ricostruzione dello storico, come nei ricordi dei testimoni, nelle fiction, come nei romanzi, negli spettacoli. E
allora bisogna prendere tutto con le pinze perché tutto, ahinoi, dev’essere interpretato, aggiornato e
discusso.
Risorgimento pop è uno spettacolo sull’Italia che non c’è, sull’Italia che non sorge, che se è risorta, è
rimorta, uno spettacolo sul Risorgimento, sui quattro padri della patria, Mazzini, Garibaldi, Cavour,
Vittorio Emanuele, e sul suo antipapà, Pio IX. Due attori, risorti e rimorti, immortali cadaveri, soli in scena,
in mancanza di Italia. Per un risorgimento pop.

Venerdì 26 marzo ‘10 Bottega dei Mestieri Teatrali/Napoli Teatro Festival Italia/Next
L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe
Di Dario Fo e Franca Rame. Adattamento, regia e interpretazione di Giulio Cavalli
Siamo dinnanzi all’apocalisse più grave di ogni tempo, il disastro ambientale del quale noi stessi siamo responsabili. L’unica via d’uscita sembra essere paradossalmente una catastrofe, che faccia fare al mondo un passo indietro. Giulio Cavalli mette in scena il testo di Fo e Rame aprendolo a contaminazioni diverse e mettendo in moto un singolare teatro d’inchiesta.
Quante volte negli ultimi anni abbiamo sentito parlare di ambiente, ecologia, energie sostenibili e rinnovabili? Quante volte subiamo l’inquinamento nozionistico di teorie e strategie che subito dopo si contraddicono o rimangono oscure? Il teatro può (e forse, deve) raccontare questo nostro rapporto prevaricante con l’energia in modo diretto, semplice ma non banalizzato e, perché no, istruttivo. L’apocalisse rimandata non è un campanello d’allarme (quello è suonato già tempo fa e non cene siamo accorti) ma piuttosto una “riunione condominiale”in teatro per decidere come rimboccarsi le maniche e chi fa cosa.

Venerdì 23 aprile ‘10 Teatro dei Limoni
Hamburger
“…Non si sale sul ring senza un buon motivo, e io ne ho almeno due.
Il primo è la rabbia. Mi scorre nelle vene, lungo le braccia, arriva nei pugni. E’ il mio ossigeno. E’ quello che mangio, che bevo. Non posso farne a meno. Amo stare qua sopra. E’ tutto il mio mondo. Un quadrato di luce e, attorno, il nulla….”
“…Il secondo motivo, invece, è Dante. E’ per colpa sua se sono qui.”
La storia di un ragazzo affetto da Disturbo Esplosivo Intermittente, che sin dall’adolescenza mostra un carattere eccessivamente violento, che lo porterà, dopo una serie di eventi negativi ad affrontare il riformatorio prima ed il carcere poi, fino all’incontro con un terapeuta, che, scoperta la sua patologia lo indirizzerà verso la boxe….”

STAGIONE DI MUSICA 2009/2010
Sabato 7 novembre ’09  Bar Boon Band
Randagi di Cristallo
Musica e poesia con i senza tetto della Stazione Centrale di Milano

sabato 16 gennaio ‘10 Mondorchestra
La mafia non esiste
Musica popolare siciliana

sabato 20 febbraio ‘10 Contrabbanda
Musica senza frontiere
La banda degli ottoni di Milano

Domenica 20 dicembre ‘09
NANNI SVAMPA
50 anni di storia musicale lombarda

CENTRO DI DOCUMENTAZIONE PER UN TEATRO CIVILE 2009/2010
Giancarlo Caselli
Carlo Lucarelli
Raffaele Cantone e  Antonio Ingroia e Alberto Nobili
“L’etica libera la bellezza” video e incontro con Don Luigi Ciotti
“La santa” video e incontro con Ruben Oliva
Marco Travaglio
Biondani/ Malaguti/ Gerevini “Popolare 4 anni dopo”
Gioacchino  Genchi


BIGLIETTI
intero € 12,00
ridotto *, convenzionato € 8,00
*giovani fino a 25 anni, over 60, studenti con tessera universitaria, gruppi di oltre 10 persone
per gli spettacoli Patate, Scirocco, Ilinx Machine A.T.A ingresso unico € 3,00
per il concerto di Nanni Svampa ingresso unico € 15,00

ABBONAMENTI:
PROSA: n. 5 spettacoli a € 37,50
PROSA IN COPPIA: valido per due persone n. 5 spettacoli a €  70,00
In abbonamento: Montedidio, A 100 passi dal Duomo, Risorgimento pop, L’apocalisse rimandata ovvero Benvenuta catastrofe, Hamburger
N.B. Gli abbonamenti Prosa e Prosa in coppia danno la possibilità di mantenere la propria poltrona anche per gli incontri gratuiti del Centro di documentazione previa prenotazione.     

MUSICA: 3 concerti a € 22,50
(Nanni Svampa FUORI abbonamento)

TEATRO CHE PASSIONE ! Rassegna filodrammatiche: 4 spettacoli a € 30,00

ADOTTA UNA POLTRONA: gli spettacoli di Prosa*, Teatro che passione e Musica a € 97,50
*fuori abbonamento solo Ilinx machine ATA
N.B. con questa formula l’abbonato acquisisce il diritto di disporre delle propria poltrona previa prenotazione anche per tutte le altre manifestazioni organizzate dal Teatro Nebiolo siano esse gratuite o a pagamento.                    

Modalità di prenotazione e orari biglietteria:
prenotazione telefonica :  numero 331 9287538 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 18:00; nei giorni di spettacolo è possibile effettuare la prenotazione telefonica a partire da 1 ora prima dell’inizio spettacoli.
È possibile effettuare la prenotazione anche via mail all’indirizzo

info@teatronebiolo.org

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(in questo caso la prenotazione si considera valida solo se viene confermata dalla biglietteria).
Orari biglietteria: da lunedì a venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00 presso gli uffici del teatro ; nei giorni di spettacolo 1 ora prima dell’inizio presso il teatro.

Teatro Nebiolo
Via IV Novembre snc – Tavazzano con Villavesco (LO)

Difendiamo la Paolo Grassi

Giulio Cavalli e Bottega dei Mestieri Teatrali si uniscono al coro di proteste contro il sollevamento di Maurizio Schmidt dal ruolo di direttore della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.

Alleghiamo il comunicato

LUNEDì 7 la Scuola d’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano si mobilita.
MOBILITAZIONE DEGLI ALLIEVI DELLA SCUOLA D’ARTE DRAMMATICA PAOLO GRASSI
Gli allievi della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, riuniti nel Comitato Studenti DifendiamolaPaoloGrassi, si mobiliteranno lunedì 7 settembre 2009 per una manifestazione finalizzata a sostenere pubblicamente la ricandidatura di Maurizio Schmidt alla direzione della Scuola, direttore dal 2007, recentemente sollevato dall’incarico, nonostante il dissenso espresso da allievi e docenti nei confronti di questa dannosa decisione della Fondazione Scuole Civiche di Milano. La mobilitazione avverrà simbolicamente nell’ultima giornata del bando per la nomina di direzione della Paolo Grassi.
La giornata sarà articolata in tre momenti:
– dopo l’incontro alle ore 10 in Piazza XXIV Maggio, i manifestanti si muoveranno fino a via Alzaia Naviglio Grande, davanti alla sede della Fondazione Scuole Civiche di Milano, per formare un primo presidio di protesta animato da performances degli allievi
– alle ore 12 è previsto un secondo presidio di fronte a Palazzo Marino
– infine, a partire dalle ore 17 fino alle 22.00, la Scuola Paolo Grassi (via Salasco, 4) verrà aperta al pubblico per una serie di discussioni, approfondimenti e momenti teatrali. Interverranno alla serata Moni Ovadia, Serena Sinigaglia e Elio De Capitani e molte altre personalità dello spettacolo.
Gli allievi intendono manifestare perché non condividono la scelta, resa pubblica dalla Fondazione soltanto il 20 luglio 2009 con una tempistica ritenuta fortemente inadeguata, di non riconfermare Maurizio Schmidt nel ruolo di direttore della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, interrompendo improvvisamente, e per ragioni che tuttora appaiono poco chiare, un percorso didattico che ha portato a risultati indiscutibilmente positivi, quali una maggiore apertura della Scuola verso altre realtà culturali, lo sviluppo di progetti anche a livello internazionale, la moltiplicazione delle opportunità e degli stimoli offerti agli allievi, la qualità dell’insegnamento di base, la capacità di reperire autonomamente risorse per la realizzazione di progetti. Ciò è testimoniato, oltre che dai fatti, anche dalle numerosissime dichiarazioni di solidarietà ricevute da parte di alcuni dei maggiori esponenti del panorama teatrale milanese ed italiano, tra cui Sergio Escobar, Moni Ovadia, Maurizio Scaparro, Siro Ferrone, Serena Sinigaglia, Emma Dante, Paolo Rossi, Pamela Villoresi, Toni Servillo, Danio Manfredini e moltissimi altri.
Ciò che preoccupa in modo particolare gli allievi, oltre al fatto che nel corso dell’anno scolastico che sta per iniziare si risentirà in maniera grave della ristrettezza dei tempi entro i quali un nuovo eventuale direttore si troverà ad agire, è che NON CI SIANO PER LA SCUOLA GARANZIE DI AUTONOMIA DIDATTICA E PROGETTUALE, che il divario tra gli organi direttivi della fondazione e chi ogni giorno lavora con passione ed impegno all’interno della scuola stia diventando incolmabile e che la Paolo Grassi si trovi continuamente a subire DECISIONI CALATE DALL’ALTO.
Abbiamo la necessità di ottenere l’attenzione del Comune, unico socio della Fondazione SCM, del nuovo Consiglio d’Indirizzo della Fondazione (appena nominato e non responsabile della decisione presa dal precedente Consiglio) e dell’opinione pubblica, sperando si possa rimediare al più presto a questo errore.
Inoltre riteniamo che la penalizzazione ed il ridimensionamento di ciò che meriterebbe invece ulteriori sviluppi e riconoscimenti, la mancanza di garanzie, la sensazione che spesso sia impossibile influire su decisioni calate dall’alto, sono problemi che accomunano la Paolo Grassi a tante altre realtà culturali ma non solo, e che non devono per nessun motivo passare inosservati. Questo è il motivo per cui abbiamo scelto di fare delle azioni pubbliche e di rivolgersi alla Città.
IL COMITATO STUDENTI DIFENDIAMOLAPAOLOGRASSI

Un breve e fondamentale riassunto sulla difficile situazione in cui si trova la Paolo Grassi
Maurizio Schmidt è stato direttore di questa scuola dall’autunno 2007 al 31 agosto di quest’anno. Negli anni della sua direzione, la scuola ha acquistato un indiscusso prestigio a livello nazionale ed internazionale, tornando ad essere un polo culturale attivo nella città di Milano e aperto al confronto con il sistema teatrale italiano. Questa nuova linea didattica, già avviata dal precedente direttore Massimo Navone, ha giovato soprattutto agli studenti, che hanno avuto modo di fruire di una pedagogia teatrale attiva che ha incoraggiato lo scambio tra i corsi presenti all’interno della scuola, peculiarità che la differenzia dalle altre scuole teatrali italiane.
Il giorno 20 luglio l’allora direttore ha ricevuto dagli organi della Fondazione Scuole Civiche di Milano la comunicazione dell’interruzione del rapporto di lavoro. Questa scelta ha portato all’interruzione del progetto didattico che avrebbe visto in quest’anno il suo momento conclusivo e la sua verifica, attraverso attività già programmate e collaborazioni ora a rischio.
Questa scelta della Fondazione incarna la volontà di limitare la libertà d’azione della scuola e livellare verso il basso il suo spessore culturale. Il giorno 23 luglio insegnanti e studenti della scuola si sono riuniti in un’affollata riunione durante la quale sono stati redatti due comunicati stampa hanno riscosso il consenso di gran parte della scena teatrale milanese (Sergio Escobar, Paolo Rossi, Elio De Capitani) e non solo (Emma Dante, Moni Ovadia e altri). La Fondazione SCM ha deciso che la selezione del prossimo direttore avverrà tramite un bando, dalle tempistiche assolutamente inadeguate, in quanto ostacola ogni possibile continuità tra la direzione uscente e la nuova direzione
Inoltre l’unica persona che ha ufficializzato la propria candidatura, Gaetano Sansone, che per altro già collabora con la Fondazione, è stato nominato dal Direttore Vicario della Fondazione Anna Fellegara responsabile delle attività didattiche per questo periodo, evidenziando una delle tante anomalie di questo organo (il bando scade il 7 settembre e il candidato alla direzione Gaetano Sansone è entrato a in questo modo all’interno della Paolo Grassi il 1 settembre). La stessa Fellegara, oltre ad essere il Direttore Vicario della Fondazione Scuole Civiche di Milano, è in questo momento anche direttore ad interim della Scuola Paolo Grassi fino alla nomina del nuovo direttore
Un’altra forte preoccupazione che riguarda il futuro della Grassi è l’assoluta incertezza riguardo alla prossima direzione per quanto riguarda la capacità di reperimento di risorse economiche. Sotto la Direzione di Maurizio Schmidt sono stati reperiti più di 700.000 euro da privati, fondazioni ed enti pubblici, in conformità con quanto prevede lo statuto di una Fondazione nata come Fondazione di Partecipazione. Questo è avvenuto grazie al prestigioso lavoro svolto da Mimma Gallina e dall’Ufficio Innovazione e Sviluppo da lei creato e diretto per collaborare con la Direzione di Maurizio Schmidt. Queste importanti risorse hanno permesso in questi due anni di portare avanti rapporti di collaborazioni internazionali, progetti speciali e un’elevata qualità dell’ insegnamento, reagendo così ai tagli del Comune di Milano, unico socio della Fondazione di Partecipazione Scuole Civiche di Milano, con una formula di autofinanziamento dei progetti.
Info:cliccare qui per collegarsi al sito della “Paolo Grassi”