Il problema è che manca una leadership risoluta, la politica bràncola nel buio. Per i beni culturali italiani serve una sorta di Piano Marshall, in particolare nel Sud Italia che, insieme all’Emilia Romagna, di recente colpita dal terremoto, ha bisogno più di altre zone del Paese di un intervento. Il patrimonio storico del Sud si trova in uno stato di decadimento gravissimo a causa dei vari “appetiti” degli italiani. Tutto quello che è stato fatto per il Meridione è da idioti: Pompei è solo un esempio di questa idozia, l’Isola di Taranto, Bagnoli a Napoli e le pale eoliche in Sicilia (che potevano essere fonte di energia e di sviluppo) sono altri casi di comportamento sbagliato che, nei decenni, ha rovinato il paese.
Solo l’Europa può salvare l’Italia, e in particolare il Sud, intervenendo con un vero e proprio piano per i beni culturali. Come dicevo, quello che non si è fatto fino a ora non è però colpa dell’Europa. A questo proposito si può dire che l’Europa è plumbea, ma l’Italia è idiota. Il territorio, la natura e il mare italiani potevano essere una ricchezza da valorizzare per lo sviluppo ma sono state lasciate a se stesse, mai curate né tantomeno riqualificate.
La proposta è di Philippe Daverio, qui.