Un referendum sull’acqua che è finito tra le maglie delle compartecipate e le loro poltrone che fanno a gola a tutti. Un Governo che si incaglia su B. mentre succedono cose così:
L’assalto al Parco del Pollino da parte delle multinazionali delle acque minerali va ad aggiungersi allo sfruttamento del territorio da parte di quelle dell’energia. Proprio sul Mercure insiste una centrale Enel a biomassa che nel luglio scorso aveva visto svilupparsi un pericoloso principio di incendio; al di là dell’episodio in sé, l’interrogazione presentata alla Camera dai deputati Ferdinando Aiello e Antonio Placido, ha posto dubbi gravi riguardo lo smaltimento e la presenza di amianto all’interno dell’impianto. La centrale rimane però in funzione nonostante il Tar debba pronunciarsi in merito.
Negli anni Ottanta, la popolazione della valle del Mercure accolse con grandi proteste lo sfruttamento delle acque del San Giovanni, le cui sorgenti, successivamente, in parte sfruttate dall’acquedotto pubblico, vennero assoggettate al regime di acque minerali per l’imbottigliamento e la vendita con decreto del ministero della Salute del 29 gennaio 2007. Ancora, nel 2006, Coca-Cola HBC Italia, insieme a Coca-Cola Italia, acquistò l’azienda Fonti del Vulture, situata a Rionero in Vulture (Pz): è dunque una vera e propria vendita a rate quella che interessa il Parco del Pollino.
Perché la sinistra oltre a non riuscire ad essere di sinistra non riesca nemmeno ad avere una coscienza ambientale?